Fa il cammino di Santiago in bicicletta per una bambina molto malata

Valentina è una bambina che soffre di una malattia rara ed Alberto ha pedalato insieme alla sua famiglia e alla sua comunità fino a Santiago affinchè si effettuino ricerche sulla malattia.

La piccola Valentina è affetta da fibrodisplasia ossificante progressiva, una malattia rara.  Alberto Luis Mena Morales, Teniente de Hermano Mayor della Confraternita de la Sagrada Lanzada di Jerez de la Frontera (Spagna), quando ha conosciuto la famiglia di Valentina, ha saputo che la sua fede e la Vergine gli chiedevano di aiutare in tutti i modi questa bambina di appena 3 anni.

La confraternita de la Sagrada Lanzada

La confraternita ha due pilastri: il culto a Dio attraverso le immagini e la carità cristiana.

Chi è la piccola Valentina

E’ una bambina che ama chiacchierare, ha gli occhi chiari e i capelli biondi, la sua malattia è degenerativa. Le si formeranno ossa extra in tutto il corpo: legamenti, muscoli, articolazioni… fino a diventare una statua. Perderà a poco a poco la mobilità. Ora ha 3 anni e sta bene, ma gli effetti iniziano a farsi sentire proprio dai 3 anni.

Uno dei progetti per aiutare Valentina è stato il pellegrinaggio a Santiago in bicicletta, questo ha detto la confraternita ad Aleteia: “Il Cammino di Santiago è molto speciale. Sono molto devoto al Santo Apostolo, una devozione che mi ha instillato mio padre, che non è più con noi. Santiago per me ha sempre rappresentato grande gioia, un luogo di pace spirituale. È un posto in cui amo tornare spesso.”

Altri progetti per raccogliere fondi

Ad Aleteia, la confraternita ha raccontato: “Oltre al pellegrinaggio a Santiago abbiamo organizzato una gara di magia, un maxiconcerto di 24 ore a Jerez de la Frontera, una “berza solidale”, un piatto tipico nella casa della Confraternita…

A Natale organizzeremo una “Zambomba”. Si monta uno scenario e si intonano canti natalizi della nostra terra. Tutto per Valentina.

Valentina ha bisogno di noi, e noi abbiamo bisogno di Valentina. Ha risvegliato i nostri cinque sensi, e dobbiamo continuare ad aiutarla e a sostenere i suoi genitori. Tamara, la mamma, ci ha detto una volta “Se questa vicenda non avrà l’epilogo che vorremmo, avremo almeno la soddisfazione di vedere come un gruppo di persone che non conoscevamo ci abbia aiutati senza chiedere niente in cambio”.