Giovanni Paolo II e Il Paradiso

Introduzione

Camminare in montagna questo è il Paradiso.

Sdraiarsi in un prato verdeggiante di montagna e guardare il cielo è il Paradiso.

Respirare intensamente il profumo di un fiore d’alta montagna è il Paradiso.

Respirare l’aria pulita delle alte vette, questo significa sentire nel proprio cuore il Paradiso.

Alzare gli occhi alle montagne e alla loro purezza incontaminata, questo è vedere il Paradiso.

Passeggiare sul ciglio di un lago d’alta montagna e osservare in esso il riflesso delle nuvole e del cielo, ci avvicina inevitabilmente alla grazia di Dio e al Paradiso, perché la gioia che offre al nostro cuore questa beata visione, è qualcosa di veramente straordinario.

Appoggiare il bastone in terra, e osservare tutto ciò che ci circonda, questo è il Paradiso.

La montagna ci avvicina alle realtà celesti, e quando meditiamo davanti ad tramonto pieno di colori, li possiamo meglio contemplare tutta la gioia di Dio nel creare tutta la Somme bellezza delle cose della Sua mirabile Creazione.

Il Paradiso è il luogo dell’amore assoluto di Dio, il luogo simbolo della vita per il quale noi tutti siamo stati creati,ecco perché il Santo Padre vedeva nelle montagne qualcosa ci mistico e di meraviglioso.

Nelle montagne non c’ è traccia di sporcizia umana o di corruzione, in montagna il solo rumore che c’è è quello dell’acqua che scende dolcemente dai ruscelli, e gli animali che vi si abbeverano, sono un grande dono di Dio per il mondo, perché sono il simbolo della libertà.

In montagna tutto richiama il Paradiso, se poi con noi c’è un buon amico o amica e ci si abbraccia col cuore, allora il grande miracolo è davvero compiuto.

Cristo è felice quando gli uomini sono allegri e respirano l’aria pulita nel mondo che Lui ha Creato.