Il Belgio riammette i bambini a scuola, senza mascherina e senza distanza di sicurezza

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Dopo il lockdown iniziale dovuta alla pandemia del coronavirus, il Belgio è pronto a tornare alla normalità.

Il 18 maggio sono state aperte alcune scuole e il 2 giugno le scuole materne torneranno a funzionare normalmente e dall’otto giugno anche l’elementari.

Visto l’aver ritenuto basso il rischio di contagio tra bambini, l’esecutivo federale di Bruxelles ha inviato una circolare a tutte le scuole ed ha stabilito che per i bambini non sarà necessaria nè la maschera e nè il distanziamento sociale. Alle elementari la mascherina viene consigliata solo alle maestre nel caso in cui non riescano a rispettare la distanza di sicurezza con i bambini.

Mentre mascherine e distanziamento sociale vengono consigliate al  personale della scuola e ai genitori.

La scelta del Belgio secondo gli esperti è dovuta al basso rischio di contagio: gli studi e l’esperienza acquisita in diversi Paesi dimostrano che i bambini sono da un lato meno colpiti dal virus e, dall’altro, meno contagiosi”, di conseguenza “la riapertura delle scuole non porterà a una significativa impennata dell’epidemia, a condizione che alcuni protocolli continuino a essere scrupolosamente seguiti”. In più, sottolinea la circolare, “la non scolarizzazione ha un impatto importante sullo sviluppo generale, mentale e sociale dei bambini e delle loro famiglie”.

Ciò che viene richiesto è di far aerare spesso le classi, e fare lezione all’aperto quando è possibile, poi viene raccomandato di far lavare spesso le mani agli alunni.

Le scuole dovranno sempre aver pronto un piano di emergenza nel caso di un focolaio di contagio (cosa che gli esperti ritengono molto difficile possa avvenire).