L’Avvento e il cammino verso Natale è iniziato….questo tempo è un periodo di grazia particolare.
L’Avvento è il tempo dell’attesa della venuta di Nostro Salvatore….abbiamo bisogno di non dimenticare l’essenziale: preparare il nostro cuore alla “Buona Novella” malgrado il tumulto del mondo e nelle nostre vicende quotidiane fare spazio a Dio giorno dopo giorno nella preghiera personale, familiare , comunitaria: come Maria e con la Sacra Famiglia nella sua peregrinazione verso Betlemme.
Siamo, come detto, in un tempo di grazia ma anche di conversione come fu anche per Suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, detta di Lisieux nel 1886.
A maggio 1883 Santa Teresa aveva visto la Madonna sorriderle, il 25 dicembre 1886, a pochi anni di distanza dopo la messa di mezzanotte, raccontò di avere avuto la grazia della sua “completa conversione”
Teresa era l’ultima figlia della coppia Martin (aveva perso la mamma all’età di 6 anni) e dopo la messa tornò a casa con il papà e la sorella Céline. La tradizione di famiglia voleva che le più piccole scoprissero i regali nelle “scarpe incantate” nel camino.
Teresa ricorda:
“Mi piaceva ogni anno deporre
la scarpina sul caminetto;
non appena svegliata accorrevo,
e cantavo la festa celeste del Natale” (Poesia 18, 7).
Però quella notte Luigi Martin era molto stanco dopo la messa di mezzanotte e guardando il camino si lasciò scappare un: “Bene! Per fortuna che questo è l’ultimo anno”.
Teresa che come riconoscerà era “veramente insopportabile”, di una “sensibilità eccessiva” nella sua infanzia al sentire queste parole si rattristò al punto di piangere.
Tuttavia Céline che aveva visto tutto la invitò a non scendere subito, sapendo del suo turbamento…Teresa scese e nell’aprire i regali non pianse ma al contrario sorrise….Lei lo chiamerà “il miracolo”. Era sempre stata la piccola principessa della casa ma questa notte di Natale diventò più matura: “Sentii un desiderio grande di lavorare alla conversione dei peccatori, un desiderio che mai avevo provato così vivamente […] Sentii che la Carità mi entrava nel cuore, col bisogno di dimenticare me stessa per far piacere agli altri, e da allora fui felice!”.
Nella Santa Messa di Natale Teresa aveva ricevuto l’eucarestia, Gesù sacramento “forte e potente” e nel desiderio di uscire da se stessa per incontrare l’Infinito di Dio aveva incontrato l’Amore: l’Amore gratuito che sa darsi per gli altri….e lo farà per tutta la sua vita terrena e in cielo.
Auguro anche a tutti noi nella “notte luminosa” di Natale di incontrare con un cuore aperto Gesù Bambino, Il Nostro Salvatore, nella grotta di Betlemme…che ci benedice e da la sua Pace.
“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14)