Un modo per riconoscere la sofferenza e il dolore e come la Nuova Zelanda anche l’India regala un congedo a chi sperimenta un aborto spontaneo.
Un aborto spontaneo è un vero e proprio lutto che provoca sofferenza e bisogna “rielaborarlo” per poterlo superare. L’aborto non è una malattia ma la perdita di una persona che in qualche modo ha fatto parte di te.
Proprio per tale ragionamento, la Nuova Zelanda è uno dei primi paesi al mondo ad approvare una legge che prevede un congedo retribuito per le lavoratrici che sperimentano un aborto spontaneo. I deputati hanno approvato all’unanimità la misura sul diritto ai tre giorni di congedo per lutto e Ginny Andersen, deputata laburista promotrice della legge, ha precisato che solo l’India prevede sei settimane di congedo dopo un aborto spontaneo.
In Parlamento la deputata Andersen ha dichiarato: “Spero che saremo tra i primi, ma non tra gli ultimi, e che altri Paesi cominceranno a legiferare per un sistema di congedi più umano ed equo, che riconosca le sofferenza e il dolore successivi ad aborti spontanei e morte alla nascita”.
La differenza con il nostro paese italiano è che in Italia, l’aborto prima dei 180 giorni è trattato come una “malattia” mentre dopo il 180° giorno è equiparato al parto per cui viene dato il congedo come quello di maternità.