Incontro del Card. Zuppi con Kirill a Mosca nel giorno della solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo

Ieri, 29 giugno, si è festeggiata a Roma la solennità di San Pietro e San Paolo, i due apostoli sono considerati colonne di fede e del cristianesimo sia in Occidente che in Oriente. Pietro e Paolo ci mostrano che i diversi carismi della chiesa sono necessari e complementari poiché come si potrebbe dire con la lettera agli Efesini (4:6): «Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti».

Allora che la guerra in Ucraina continua dopo l’invasione russa, Papa Francesco non smette di aprire strade di pace, di solidarietà e tenere acceso il dialogo come testimonia la presenza del suo inviato speciale, il Cardinale Matteo Maria Zuppi, a Mosca e in contemporanea la presenza dell’elemosiniere della Chiesa cattolica, il cardinale Konrad Krajewski, in Ucraina per portare aiuti umanitari.

Il 28 giugno il presidente della Cei, Matteo Zuppi, è stato ricevuto dal consigliere russo per la politica estera , Yuri Ushakov. A seguito dell’incontro il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che non si è trovato un accordo in quanto «non ci sono le condizioni per una pace condizionata». Il 29 giugno mattina il cardinale Matteo Zuppi ha incontrato Maria Lvova- Belova, commissaria russa per i diritti dei bambini con al centro del colloquio la missione umanitaria e diplomatica per la tutela dei bambini (si parla di un potenziale ritorno di bambini ucraini nel loro paese).

È stato molto atteso anche il 29 giugno l’incontro del cardinale con il patriarca ortodosso Kirill (spesso criticato da tutto il mondo per la sua vicinanza con le posizioni del Presidente russo Putin) che avrebbe espresso la sua apertura perché «le chiese possano lavorare insieme per la pace».

Si spera anche in un primo passo di Pace poiché il dialogo tra le chiese è fondamentale per intraprendere un concreto cammino di Pace e Speranza capace di contrastare la voragine distruttrice con cui l’umanità è troppo spesso alle prese.

Molto eloquente il momento di preghiera in silenzio del Cardinale Zuppi mercoledì davanti all’icona della Madre di Dio, particolarmente venerata in Oriente poiché siamo tutti figli suoi e lei non smette mai di esserci vicina e di indicarci il suo figlio, Principe della Pace.

Sicuri di un tale amore non smettiamo anche noi di pregare per il Dono della Pace.