La beata Lambertini e il miracolo Eucaristico dell’Ostia che vola

foto da pixabay

Sarebbero stati gli angeli a portare l’Ostia verso la beata Lambertini. Il miracolo è avvenuto sotto gli occhi di molti fedeli.

Una ragazzina desiderava tanto ricevere l’ostia, quella ragazzina si chiamava Imelda Lambertini: l’ostia volante si poggia sulla sua testa, si tratta di un grande miracolo visto da tanti fedeli!

Questo prodigio straordinario è avvenuto nel XIV secolo, ed è stato inserito negli atti del processo di canonizzazione.

Imelda Lambertini nacque a Bologna nel 1320, ebbe una vita molto breve perché la sua anima tornò al Padre il 12 maggio 1333.

Imelda faceva parte di una famiglia benestante e all’età di soli 9 anni, la mandarono a studiare dalle suore domenicane di Val Di Pietra a Bologna.

Fu allora che Imelda cominciò a chiedere di poter ricevere Gesù Eucarestia, al cappellano delle Suore.

Ma il sacerdote le rispose quasi deridendola: “Bambina hai appena nove anni! Per ricevere il Santissimo Corpo di Cristo devi compiere 14 anni”.

La piccola con saggezza e verità rispose: “Io amo Gesù Eucaristia, il mio cuore brucia dal desiderio di ricevere Gesù Eucaristia al più presto”.

E le Suore: “Imelda, non fare capricci!”.

L’Ostia volante

Era il 12 maggio 1333, la Vigilia dell’Ascensione e Imelda si reca alla Santa Messa come faceva sempre.

Al momento della Comunione si presenta ai piedi dell’altare. Ma il celebrante le fece segno di andarsene, quel giorno però Imelda rimase e non se ne andò. Fu proprio in quell’istante che si ebbe il miracolo eucaristico: il cappellano scendendo dall’altare per distribuire la comunione ai presenti, la prima ostia che prese gli sfuggì dalle mani, volando in alto come se fosse una farfalla e cominciò ad illuminarsi per poi fermarsi sul capo della piccola Imelda appena dodicenne.

Fu allora che il cappellano capì che quel segno prodigioso era la volontà del Signore, così ordinò all’Ostia (che era diventata luminosissima) di riprendere forma eucaristica, e così riscese sulla patena, il celebrante la diede ad Imelda che in quel momento potette comunicarsi. Dopo aver ricevuto l’Ostia, la sua anima fu inondata d’amore e volò in cielo nella gioia eterna.

L’ostia venne portata dagli angeli alla piccola Imelda

A togliere l’ostia dalle dita del sacerdote furono gli angeli, la sollevarono in alto e col concorso dello Spirito Santo si glorificarono le specie, che divennero luminose.

Questo avvenne per fare comprendere al celebrante che Gesù considerava legittima la richiesta della Lambertini.

Al richiamo di Gesù Eucarestia, l’Ostia si posò sulla patena sempre con l’intervento degli angeli.

Questo è uno dei tanti prodigi miracolosi che riguardano la Santa Eucarestia.

Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna