Nell’arco di un anno, circa 3.600 cristiani sono stati uccisi a causa della loro fede nel nord della Nigeria. Il numero dei morti a causa della fede è quasi triplicato rispetto all’anno precedente. Che cosa sta succedendo? Lo Spiega Zara Sarvarian dell’associazione cristiana anti-persecuzione Open Doors UK & Ireland.
La routine quotidiana di Amina di apparecchiare la tavola per il pranzo per la sua famiglia è stata interrotta da un forte rumore alla porta. La casa ha tremato ed anche la loro esistenza in quel momento, quando i combattenti del gruppo islamico di Boko Haram hanno fatto irruzione in casa.
Pesantemente armati, hanno spinto fuori il marito di Amina e quattro dei loro figli e li hanno costretti a rinnegare Cristo, minacciandoli con i coltelli. Quando la famiglia si è rifiutata di farlo, i combattenti hanno ucciso violentemente il marito di Amina e uno dei figli, tutto questo sotto i suoi occhi. Anche gli altri tre bambini sono stati aggrediti e portati in ospedale – ma grazie a Dio sono sopravvissuti.
Era il 2012, quando ancora non era completamente guarita dal suo trauma, Amina ha dovuto affrontare Boko Haram in un altro incidente, cinque anni dopo. Stava viaggiando in autobus nello stato di Maiduguri quando è stata attaccata dai militanti di Boko Haram. Dopo aver verificato che i passeggeri fossero cristiani, hanno ucciso tutti gli uomini e rapito undici donne, compresa Amina, nella foresta di Sambisa.
Le donne sono rimaste lì per otto mesi, vivendo traumi fisici e psicologici, fame e paura. Ogni giorno erano costrette ad ascoltare la predicazione di un imam in visita. Sono stati spesso spinti a diventare musulmane e a sposare combattenti. Alla fine Amina è stata rilasciata dalle forze governative.
“È persecuzione. Ci uccidono perché siamo cristiani”, dice Amina.
“La violenza è ancora in aumento in Nigeria, soprattutto nel nord della Nigeria. Gli attacchi avvengono ogni giorno.
“Boko Haram attacca i nostri villaggi, le nostre comunità. I pastori fulani attaccano la nostra gente nelle loro fattorie.
“Il governo dice che questo non è vero, ma noi lo stiamo vivendo e sappiamo che è vero!”
L’esperienza di Amina è soltanto uno dei migliaia di casi che avvengono quotidianamente in Nigeria. Sebbene ci sia sempre stata rivalità tra il nord musulmano e il sud cristiano dall’indipendenza del paese nel 1960, negli ultimi anni si è intensificata attraverso il movimento islamista radicale di Boko Haram.
Negli ultimi anni hanno compiuto molti attacchi violenti contro i cristiani negli Stati del nord, provocando omicidi ed un numero enorme di persone costrette a fuggire dai loro villaggi, distruggendo così anche le chiese.