La strada che conduce a Cristo è in salita, le pianure non portano a Lui

Foto di 二 盧 da Pixabay

Un famoso passo del Vangelo ci ricorda che “è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio”. Da questa frase potremmo fare una lunga riflessione e cioè che il Regno di Dio è una meta da raggiungere ma la strada è faticosa, piena di salite e ostacoli.

Se pensiamo alla via del Calvario, anche per Gesù è stato faticoso percorrere quella strada, prima che arrivasse a resuscitare, è caduto 3 volte, è stato inchiodato sulla croce, è morto e poi infine è resuscitato.

Ma allora cadere, faticare e stancarsi lungo la via cosa vuol dire che abbiamo sbagliato strada? Forse dovevamo percorrere la strada facile, in pianura?!

No, assolutamente …. Gesù ci ha dato l’esempio proprio percorrendo la via del calvario perchè se la strada è tutta in pianura, se tutto è così troppo facile allora forse stiamo entrando per la porta larga …. e Gesù ci ricorda che per entrare nel suo Regno bisogna attraversare la porta stretta, come il cammello che entra dentro la cruna di un ago.

Ma esiste il maligno che i questa vita distoglie le anime, le confonde, le plagia con cattivi pensieri che distolgono l’animo dalla vera luce di Dio. Il suo hobby preferito è giocare con la mente umana, far vedere tutto dalla sua prospettiva malvagia, confondendo il buono per il cattivo, la luce con le tenebre. E quando la salita si fa più ripida, lui ti dice “torna indietro, cosa fai, stai sbagliando”. Quando la tua anima progredisce nella fede lui ti dice “ma non vedi quei tuoi fratelli, stanno sbagliando tutto, tu sei migliore di loro, allontanati” e così l’uomo di poca fede finisce per dargli retta e lì … inizia una finta strada in pianura che non è altro che tortuosa e piena di buche nascoste.

Non ci scoraggiamo per la salita, facciamo come Gesù lasciamo che ci sia un cireneo a sostenerci. Il cammino da soli è pericoloso ma insieme ai fratelli diventa meno faticoso, pensi vengono divisi in due e il maligno ha meno tempo di suggerire alla nostra mente falsità meschine.

Rita Sberna