Elisa e Maria Rita sono due ragazze del mio paese. Insieme a loro, ho coltivato l’amore per la Madonna e ci ritroviamo spesso a pregare il Santo Rosario.
Ragazze, da quando tempo recitate il Santo Rosario e cosa rappresenta per voi, questa preghiera?
Elisa: Il Rosario lo recito da tantissimo tempo. Nella mia famiglia è stato sempre presente. A casa mia l’ho sempre recitato.
Anche quando tornavo da scuola lo recitavo. La mattina presto invece, partecipo alla Santa Messa. Per me recitare il Rosario è stata sempre una grande abitudine fin da piccola.
Maria Rita: Io ho recitato il Rosario fin da piccola con i miei nonni. Quando mi ospitavano a casa loro, gli facevo compagnia e recitavamo insieme il Rosario.
Man mano che sono cresciuta, ho recitato il Rosario in famiglia, con mia mamma e mio papà e adesso lo recito tutti i giorni.
Voi come me, siete devotissime alla Madonna. Elisa, tu svolgi la professione di maestra d’asilo. Come cerchi di trasmettere l’amore di Dio ai tuoi alunni?
Sono molto devota alla Madonna, soprattutto perché nella mia vita, come in tutte le famiglie, ci sono state delle grandi tribolazioni.
Mi sono sempre affidata alla Madonna, ma la mia devozione è aumentata soprattutto con il “Movimento dei Focolari”.
Chiara Lubich, fondò questo movimento e diede inizio alla cosiddetta “Mariapoli” cioè la città di Maria.
Essendo un’insegnante, ho cercato anche di diffondere lo Spirito Santo attraverso la preghiera ai miei alunni.
Con loro infatti recitiamo, ogni giorno il Santo Rosario. I bambini sono le prime persone a cui si deve insegnare a recitare il Rosario. Loro sono i più semplici e i più umili. Sono loro che a sua volta, c’insegnano ad avere grande fede nella Madonna.
Con loro facciamo anche dei canti, e nel loro cuore spero di far nascere la devozione verso la Madonna, la Mamma di tutti noi.
Maria Rita, qualche settimana fa, hai divulgato a casa mia, un bellissimo Rosario che si chiama “La corona angelica di Dio e di Maria Rosa Mistica”. Ci parli della storia di questo Rosario e dei suoi effetti?
Questa coroncina l’ho scoperta per caso a casa mia.
Molte volte mia mamma mi diceva di leggerla, ma io per mancanza di tempo non la leggevo mai.
In questo periodo all’improvviso, mi è capitata fra le mani. Ho iniziato a leggere assiduamente questa preghiera che è contenuta in un piccolo opuscoletto.
La storia di questa corona parte dalle apparizioni di una veggente che si chiamava Maria Rosa a cui era apparso il Signore.
La corona è composta da 49 grani, di cui 7 sono a forma di rosa. Queste 7 rose rappresentano i 7 vizi capitali.
A questa veggente era apparso anche l’Arcangelo San Michele che nella visione teneva fra le mani, la coroncina angelica del Rosario. Nella visione la coroncina, era accesa da un fuoco ardente e San Michele la diede nelle mani di Maria Rosa.
Maria Rosa da quel momento in poi, capì che doveva divulgare la coroncina.
A questa coroncina sono legate 21 promesse che sono rivolte a chi la reciterà con cuore e con fede. Le promesse hanno come fine quello di farci accogliere, da Gesù in paradiso.
Tra queste promesse si parla anche dell’apocalisse, ovvero l’ultimo libro della Bibbia in cui si parla anche del settimo sigillo.
Ci sono e ci saranno delle catastrofi mondiali. Noi ci salveremo dal male. Il male è tutto ciò che ci sovrasta nei momenti di tribolazione e di tentazione, ma noi dobbiamo comunque cercare di fare del bene, per noi stessi e per gli altri.
Questo mi ha colpito molto ed è per tale motivo che ho deciso di divulgarla tra gli amici e i conoscenti.
Voi fate parte del Movimento dei Focolari. In che modo viene venerata Maria in questo movimento?
Elisa: Chiara Lubich è la fondatrice del Movimento dei Focolari, il suo scopo è quello di contribuire a realizzare il testamento di Gesù, cioè che siano tutti una cosa sola.
Oltre a questo, è importante il riconoscimento dell’amore, perché parla dell’amore universale presente nelle più grandi religioni del mondo, con la cosiddetta regola d’oro: “Fa agli altri, ciò che vorresti fosse fatto a te”. Su questa frase si fonda il Movimento dei Focolari.
Questa frase unisce molte religioni: l’islamismo, il cristianesimo. La cosa principale che Chiara c’insegna è quella di rendere il Vangelo una Parola viva, attraverso l’esperienza della vita.
Le regole principali a cui noi facciamo riferimento sono: amare per primo, amare sempre, amare tutti, amare se stessi e amare il nemico.
Maria è al centro di tutto questo, perché è proprio Lei che ha detto “Si” per prima a Dio.
Chiara c’insegna a dare il nostro “Si”.
Nelle “Mariapoli” ci riuniamo per fare festa. Tutti raccontano le proprie esperienze, in un clima di amore scambievole.
Si crea un piccolo paradiso.
Oltre alla Mariapoli terrena c’è la Mariapoli celeste, cioè dove vanno tutte le anime che hanno provato a vivere la Parola con l’esperienza di vita.
Che messaggio volete mandare, a tutti coloro che ci leggono?
Elisa: Il messaggio che voglio lanciare è questo. E’ difficile recitare per intero il Santo Rosario, per coloro che non sono stati abituati a dirlo. Allora vi invito a recitare, tre Ave Maria la mattina, tre a mezzogiorno e tre la sera. Inoltre, vi chiedo di ascoltare la Madonna .
La Madonna chiede preghiere e digiuni, chiede sacrifici per tutto il male che c’è in questo momento in tutto il mondo. Attraverso il telegiornale ci rendiamo conto che succedono delle piccole apocalissi, ma l’amore di Gesù è infinito e Misericordioso. E se ci chiede questo la Madonna, ce lo chiede per Gesù, perché Lei vuole portarci a Lui.
Vuole che noi ci riconciliamo, vuole perdonare. La Madonna perdona tutto e perdona tutti, perché il suo amore è illogico, è forte ed è infinito.
Io vi chiedo di ascoltare la Madonna. Cercate di applicare ciò che dice il Vangelo “Beati coloro che credono pur non avendo visto”.
Vi invito a fare un piccolo focolare nella vostra casa e nella vostra famiglia.
Maria Rita: Gesù accoglie tutti, io ne ho conferma per mezzo della mia esperienza personale.
Vi posso dire che, anche se vi sentite delle persone lontane e indegne di Gesù, Lui è nostro amico e ci vuole bene infinitamente ed essendo Misericordioso, ci porta tutti a sé. L’importante è che tutti noi ci avviciniamo a Lui. Quindi come diceva Papa Giovanni Paolo II, non dobbiamo avere paura, avviciniamoci a Lui.