Luigi Brutti, un santo con una vita normale

foto Aleteia

E’ morto a soli 26 anni, di Viterbo, si è abbandonato completamente all’amore di Dio. Ecco il segreto della sua santità.

Il vescovo Fumagalli lo ricorda così: “Io scelgo di fare dell’amore il mio stile di vita”, scriveva. E così ha fatto, perché ha dedicato gran parte della sua esistenza agli altri, sia nel lavoro, come insegnante di sostegno, sia nel tempo libero, come volontario di associazioni che operano con ragazzi diversamente abili”.
Luigi è testimone di una fede matura, nonostante la sua giovane età e la sua memoria, nonostante una prematura scomparsa, nel tempo si è irrobustita. La santità, è ordinarietà, quotidianità. È vita normale vissuta con amore.

Il vescovo ha dato il via alla fase diocesana dell’inchiesta “sulle virtù e la fama di santità” di Luigi Brutti, un giovane morto il 19 agosto 2011 a seguito di un malore improvviso che lo aveva colpito due mesi prima.

Un ragazzo normale che stava per sposarsi ma la sua ordinarietà bruciava di amore per Cristo.

Faceva l’insegnante di sostegno, un lavoro diventato anche una vocazione cristiana, che gli permetteva di aiutare il prossimo e di donarsi.

Luigi faceva anche tanto volontariato e corona il sogno di diventare insegnante di sostegno a soli 23 anni.

Nei suoi 18 diari scrive: “Io scelgo di fare dell’amore il mio stile di vita. Non trovo nessun motivo per esitare, voglio amare Dio, voglio essere felice, voglio fare del bene, voglio il meglio!”.

Nel giorno del suo compleanno scrive questa preghiera in onore alla vita:

Mi piacerebbe avere il dono della voce
per cantare agli altri il tuo Amore.
Mi piacerebbe avere il dono della parola
per raccontare e spiegare la grandezza delle tue opere.
Mi piacerebbe avere il dono dell’arte
per esprimere con il disegno la tua gloria.
Mi piacerebbe scrivere libri che parlino del tuo Amore,
scrivere canzoni su di te,
gridare su tutte le piazze quanto ti Amo!
Invece non so cantare, scrivere, dipingere, comporre.
Ma ho tutta la mia vita per mostrare al mondo quanto sei grande
e per poter esprimere a te tutto il mio amore e la mia gratitudine.
Il grido più forte è la mia esistenza.
Il dono più grande è la mia vita.

Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna

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Rita Sberna
Rita Sberna (Volontaria) è nata nel 1989 a Catania. Nel 2012 ha prestato servizio di volontariato presso una radio sancataldese “Radio Amore”, lì nasce la trasmissione da lei condotta “Testimonianze di Fede”.Continua a condurre “Testimonianze di Fede” per la radio web di Don Roberto Fiscer “Radio Fra le note” con sede a Genova e per Cristiani Today in diretta Live.Nel 2014 ha scritto per il settimanale nazionale “Miracoli” e il mensile “Maria”.Nel 2013 esce il suo primo libro “Medjugorje l’amore di Maria” dedicato alla Regina della Pace e nel 2017 con l’associazione Cristiani Today pubblica il suo secondo libro “Il coraggio di aver Fede”. Inoltre su Cristiani Today scrive vari articoli legati alla cristianità e cura la conduzione web dei programmi Testimonianze di Fede e di Cristiani Today live.