Maria Madre della Chiesa: una festa “ecumenica” e “conciliare”

Maria Madre della Chiesa: una festa “ecumenica” e “conciliare”

In ogni caso, la simbiosi tra Maria e il Vaticano II non va assolutamente vista come un parziale rinnegamento dell’ecumenismo conciliare, né come un contrappeso o un “ammortizzatore” rispetto all’ecumenismo stesso. Non è nemmeno un fattore di “resistenza” da parte del cattolicesimo più identitario che vede in Maria prevalentemente il baluardo contro tutte le derive protestanti o eretiche. Si pensi anche alla recentissima visita di Bergoglio alla Cittadella Internazionale di Loppiano, dove Bergoglio è sostato in preghiera nel santuario di Maria Theotokos (Madre di Dio): la connotazione mariana di un movimento a forte trazione conciliare ed ecumenica come i Focolari sta a ricordarci che la corretta ermeneutica mariana è quella inclusiva. Non solo la devozione mariana è uno degli elementi di più significativa vicinanza con i fratelli ortodossi ma, anche in ambito più spiccatamente interreligioso, la figura della Madre di Gesù, è oggetto di grande rispetto da parte, ad esempio, di molte comunità musulmane.

In conclusione, la persona di una Madre è più che mai necessaria nella Chiesa, perché la rende una grande famiglia universale, arricchendola dell’intensità e dello slancio protettivo dell’amore materno, ovvero del più genuino dei sentimenti umani, nonché quello più aderente al senso di realtà e alla dignità della persona. In ogni famiglia che si rispetti, è solitamente la madre ad accogliere gli ospiti e a fare gli onori di casa. Non c’è linguaggio più universale di quello materno: l’ascolto, la capacità di mediazione, la pazienza, la compassione per le sofferenze sono tutte qualità tipicamente materne, di cui anche le strutture sociali a qualunque livello possono beneficiare.

Per quanto, anche nella Chiesa, sia sempre necessaria una personalità paterna, autorevole e “decisionale”, che si identifica in primo luogo nel successore di Pietro, la figura materna è non meno essenziale. Non è un caso che, nel corso dei secoli, molti dei più grandi nemici della Chiesa, una volta convertiti, siano diventati dei grandi devoti mariani, alcuni di loro a seguito dell’apparizione della stessa Madre di Dio, come è avvenuto per Alphonse de Ratisbonne (1814-1884) o per Bruno Cornacchiola (1913-2001). La presenza della Madre, sempre pronta a incoraggiare e sostenere con discrezione ogni parola o azione del Figlio (“Fate ciò che vi dirà” Gv 2,5), non si limita semplicemente a conferire un tocco dolce e rassicurante alla Chiesa di Cristo ma le dona soprattutto solidità e certezza. Rendendola così universale, apostolica ed ecumenica.

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1) Decreto sulla celebrazione della beata Vergine Maria Madre della Chiesa, 3 marzo 2018

2) Cfr. Andrea Tornielli, “Madre della Chiesa”: quella proclamazione a sorpresa di Paolo VI, Vatican Insider – La Stampa, 4 marzo 2018