Le nuove statistiche del governo mostrano che un quarto delle gravidanze in Inghilterra e Galles nel 2019 si è concluso con l’aborto.
L’Office for National Statistics (ONS) ha registrato 821.809 gravidanze tra i residenti inglesi e gallesi nel 2019, di cui 207.384 sono state terminate.
Corrisponde al 25,2% delle gravidanze tra le donne di tutte le età che hanno abortito quell’anno, la percentuale più alta da quando sono iniziate le registrazioni.
L’ONS ha dichiarato : “La percentuale di concepimenti che portano all’aborto legale tra tutte le donne in Inghilterra e Galles è aumentata dal 24% nel 2018 al 25,2% nel 2019, il secondo anno consecutivo è aumentata per tutte le fasce di età”.
Pubblicati i dati per il 2020 a giugno dal Department of Health and Social Care mostrano che ci sono stati 209.917 aborti tra le donne residenti in Inghilterra e Galles, il numero più alto dall’entrata in vigore dell’Abortion Act nel 1968.
Commentando i dati, la portavoce di Right To Life UK, Catherine Robinson, ha dichiarato: “È una tragedia che oltre un quarto di tutte le gravidanze in Inghilterra e Galles siano finite a causa dell’aborto nel 2019.
“Ognuno di questi aborti rappresenta un fallimento della nostra società nel proteggere la vita dei bambini nel grembo materno e un fallimento nell’offrire pieno sostegno alle donne con gravidanze non pianificate.
“Questo significativo aumento degli aborti nel 2020 significherà probabilmente che questa statistica sarà ancora più alta per il 2020. Ciò è particolarmente preoccupante dato che l’introduzione del programma di aborto domiciliare ha messo così tante donne a rischio di complicanze e ha facilitato una serie di aborti illegali oltre il limite del termine legale per gli aborti ‘a casa’.
“Chiediamo quindi ai governi del Regno Unito e del Galles di porre immediatamente fine a questi schemi di aborto domestico ‘fai da te'”.
“C’è ancora, tuttavia, uno sterminio legale di esseri umani che sono stati concepiti ma non sono ancora nati. E questa volta stiamo parlando di uno sterminio che è stato permesso da, niente di meno, parlamenti scelti democraticamente dove normalmente si sentono appelli per il progresso civile della società e di tutta l’umanità.
(Durante il discorso del 04/06/1991 Papa Giovanni Paolo II equipara l’aborto allo sterminio nazista.)”