“Padre anche per noi” il brano dedicato a san Giuseppe di Debora Vezzani

Uscirà il 1° maggio il nuovo brano scritto e interpretato dalla cantautrice cristiana Debora Vezzani, una data non casuale visto che “Padre anche per noi”  è un testo dedicato a san Giuseppe.

Lunedì 3 maggio, Debora ne parlerà ampiamente nel corso della trasmissione “Bel tempo si spera” alle ore 8,00 circa, su Tv 2000. Ma intanto dalla sua pagina facebook apprendiamo le sue parole:

“Amici cari,
eccomi finalmente a raccontarvi i prodigi nascosti dietro le quinte del mio nuovo singolo!
Come sapete il 1 Maggio è la festa di San Giuseppe lavoratore e il brano “Padre anche per noi”, che uscirà quel giorno, è dedicato a lui!
Il testo della canzone, dal quale ho tratto il titolo “Padre anche per noi”, è di Papa Francesco!
Sì, con questa canzone ho messo in musica la preghiera che il Papa ha scritto e inserito alla fine della lettera apostolica “Patris Corde” su San Giuseppe, con la quale ha aperto quest’anno speciale, a lui dedicato!
Musicare questa preghiera non è stata una mia idea o iniziativa ma di San Giuseppe, che si è servito di un sacerdote per affidarmi questo incarico. Ora vi racconto tutto!
A inizio febbraio mi ha scritto don

Luigi Maria Epicoco

chiedendomi se avessi mai pensato di musicare questa preghiera del Papa. Ho risposto che non ci avevo pensato e che avrei messo tutto in preghiera per vedere se sarebbe arrivata una qualche ispirazione.

Ero in macchina, da sola e un attimo dopo la nostra conversazione ho cercato la “Patris Corde”, iniziando a leggere la preghiera… piano piano mi sono accorta che la stavo cantando. Nel giro di un paio di minuti era fatta: la canzone era arrivata!
Piena di emozione ho detto a don Luigi che avevo ricevuto la canzone e che mi sarei messa subito al lavoro.
Sono tornata a casa, ho acceso il computer e sono andata ad ascoltare alcune mie basi musicali inutilizzate e senza melodia.
Ad un certo punto ho trovato la base perfetta per la melodia che avevo canticchiato a cappella in macchina: stessa tonalità, stesso tempo e mondo sonoro, uguale a quello che immaginavo e che desideravo.
Melodia e base si erano incontrate ed erano totalmente sovrapponibili, fatte l’una per l’altra.
Il miracolo era sotto i miei occhi e dentro le mie orecchie.
Nei giorni successivi ho iniziato le registrazioni; tutto era perfetto perchè questa canzone potesse uscire il 19 Marzo per la festa di San Giuseppe; questo era il mio desiderio.
All’improvviso mi sono ritrovata però con la febbre a 40, senza riuscire quasi a respirare: ero ammalata di Covid e con me anche tutta la mia famiglia.
Le registrazioni si sono interrotte e non ho più riacceso il computer. Non sapevo quando e se avrei mai completato il lavoro.
Ha avuto così inizio una fase della mia vita che ho vissuto sospesa, che mi ha fatto vivere la fortissima e meravigliosa esperienza di essere figlia in braccio a Papà Dio, una bimba che non può fare niente senza di Lui.
Questa fase ha messo in standby tutto; la prova serviva a verificare gli attaccamenti.
Dio mi parlava, la sua voce era inconfondibile: sei pronta a salutare tutti? Marito, figli, amici, parenti? Sei pronta a mollare tutto? A lasciare anche le cose buone e sante che io stesso ti ho dato, come la canzone, l’apostolato, anche se a te sembra non avere senso?
Ho dato il mio Fiat e ho fatto l’esperienza della più alta e grande libertà: nulla mia appartiene e tutto è dono.
La settimana di San Giuseppe, nel mezzo della novena a Lui, il primo giorno del Triduo, ho finalmente ricevuto l’esito negativo del tampone.
Ho potuto così riprendere da dove avevo interrotto. La canzone è stata completata e tutto è divenuto di nuovo perfetto perchè il brano potesse uscire in occasione della prossima festa a San Giuseppe, il giorno 1 Maggio.
Oggi è di nuovo il primo giorno del Triduo a San Giuseppe e mi commuovo nel ricordare in modo così vivo gli innumerevoli segni che lui stesso mi ha donato durante la malattia e che continua a donarmi.
Anche il messaggio di don Luigi Maria Epicoco era in un qualche modo stato anticipato da un segno; il giorno prima avevo infatti ricevuto, da una carissima amica, un pacco contentente un’immagine di San Giuseppe, presa proprio dalla parrocchia di don Luigi, e anche la lettera apostolica “Patris Corde”… !!
Grazie San Giuseppe per questo dono, grazie per continuare a farmi lavorare per il Cielo, grazie di essere fedele al contratto che abbiamo fatto insieme!
Grazie a Papà Dio!
E grazie di cuore a don Luigi Maria Epicoco per essere stato il tramite di questo disegno divino!
Confermo: RENDITI DISPONIBILE E VEDRAI MERAVIGLIE!!!
DV”