Papa Francesco: Il sesso è un dono di Dio non è un tabù da abolire

Papa Francesco è solito parlare a “braccio” ormai in tutti questi suoi anni di pontificato, lo abbiamo imparato a conoscere, per il suo modo di espremersi in maniera semplice, diretta e profonda.

In uno dei suoi discorsi, ha proprio parlato del sesso toccando dei punti fondamentali che danno molta chiarezza al discorso stesso.

Ecco parte del discorso tenuto dal Papa:

«La sessualità, il sesso, è un dono di Dio. Niente tabù. È un dono di Dio, un dono che il Signore ci dà. Ha due scopi: amarsi e generare vita. Gesù dice: per questo l’uomo, e anche la donna, lascerà suo padre e sua madre e si uniranno e saranno… una sola persona?…, una sola identità?…, una sola fede di matrimonio?… Una sola carne: questa è la grandezza della sessualità. E si deve parlare della sessualità così. E si deve vivere la sessualità così, in questa dimensione: dell’amore tra uomo e donna per tutta la vita. È vero che le nostre debolezze, le nostre cadute spirituali, ci portano a usare la sessualità al di fuori di questa strada tanto bella, dell’amore tra l’uomo e la donna. Ma sono cadute, come tutti i peccati. La bugia, l’ira, la gola… Sono peccati: peccati capitali. Ma questa non è la sessualità dell’amore: è la sessualità “cosificata”, staccata dall’amore e usata per divertimento. un’industria della sessualità staccata dall’amore, l’hai vista? Sì! Tanti soldi si guadagnano con l’industria della pornografia, per esempio. E’ una degenerazione rispetto al livello dove Dio l’ha posta. Custodite la vostra dimensione sessuale, la vostra identità sessuale. Custoditela bene. E preparatela per l’amore, per inserirla in quell’amore che vi accompagnerà tutta la vita. In Piazza San Pietro una volta c’erano due persone anziane che celebravano il sessantesimo di matrimonio. Erano luminosi! E io ho chiesto: “Avete litigato tanto?” – “Mah, alle volte…” – “E vale la pena questo, il matrimonio?” – E questi due, che mi guardavano, si sono guardati tra loro e poi sono tornati a guardare me, e avevano gli occhi bagnati, e mi hanno detto: “Siamo innamorati”. Dopo 60 anni! E poi volevo dirvi: una volta un anziano – molto anziano, con la moglie anziana – mi ha detto: “Noi ci amiamo tanto, tanto e a volte ci abbracciamo. Noi non possiamo fare l’amore alla nostra età, ma ci abbracciamo, ci baciamo… Questa è la sessualità vera. Mai staccarla dal posto tanto bello dell’amore. Bisogna parlare così della sessualità.

Il Papa in questo suo discorso a braccio, ha toccato dei punti fondamentali: ha unificato il sesso e l’amore in una coppia di sposi che si amano, chiarendo che la sessualità di Dio è quella pronta a fare dell’altro un dono, uno strumento di amore per generare vita.

Ha chiarito espressamente che la sessualità ed il sesso unito all’amore è solo tra uomo e donna e che bisogna custodire bene la propria sessualità.

Un tempo la chiesa si esprimeva trasmettendo un’immagine del sesso esclusivamente per procreazione ma non è affatto così; fare l’amore è amarsi, vuol dire amare il coniuge che Dio ha messo al proprio fianco. Il sesso vissuto nel pieno rispetto di Dio e dell’altro, arricchisce gli sposi e li unisce ancora di più a Dio.

Il sesso viene accostato al peccato solo ed esclusivamente quando avviene fuori dal vincolo matrimoniale, quando avviene per soldi, per divertimento e quando non è unito all’amore.

Rita Sberna