La Madonna appare ancora ogni giorno a tutti i veggenti.
La situazione dei veggenti: a Ivanka racconta ancora i problemi della Chiesa e del mondo ogni sera, ma non può dire niente.
A Ivanka la Madonna ha domandato di consacrarsi a Lei per sei mesi. Ivanka non può rivelarmi nulla, ma ho domandato « Che cosa significa per te questa richiesta? ». Ha detto: « Consacrare tutto, tutto per la Madonna per sei mesi ». Dal gruppo che prega con Ivan domanda di consacrarle un giorno: il mercoledì. Ha detto: «Anche le cose più piccole consacratele a me, alla mia missione».
A Vicka la Madonna racconta ancora la sua vita di Nazareth, ma non può ancora dire niente, scrive tutto e un giorno potrà darlo per la pubblicazione: aspettiamo questo giorno, ma non sappiamo quando verrà. Non è molto importante quando verrà: è importante che un giorno conosceremo la vita della Madonna.
Jacov, Marija e Ivan pregano con la Madonna, raccomandano sempre tutti i pellegrini, gli ammalati.
Il messaggio generale è questo: la Madonna è con noi. Questa è la cosa più importante perché, per esempio, ogni giovedì la Madonna dice un messaggio per noi.
Ha cominciato l’anno scorso all’inizio della Quaresima e voleva che il giovedì diventasse il giorno della Parrocchia. Allora dice il messaggio solo un giorno alla settimana e tante volte quando qualcuno domanda: « Cosa ha detto la Madonna? » io dico: « Non ha detto niente» perché i veggenti possono dirci i messaggi solo al giovedì, ma io dico che la Madonna parla a noi un giorno, il giovedì, ma tutte le sere c’è il messaggio, perché la Madonna viene, è con noi. Un’altra cosa. La Madonna domanda la pace, la preghiera, il digiuno, la confessione mensile per poter andare verso Gesù. Così tutti gli altri messaggi ricevono una forza speciale da questo messaggio generale «La Madonna è con noi». E questo è il nuovo spirito della preghiera, il nuovo spirito della penitenza, il nuovo spirito anche dell’amore e della riconciliazione. Il contenuto dei messaggi prima di Natale, nel tempo di Avvento, si può riassumere con queste parole: «Non sapete ancora amare. Sono la vostra Madre, sono venuta ad insegnarvi l’amore». Un programma per tutta la vita. Io credo che questa parola deve proprio scuoterci e muoverci e possiamo un po’ domandare: a che cosa reagiamo di più? Se la Madonna dice che non sapete ancora amare o se dice che verranno le catastrofi? Se ci muove più facilmente « verranno le catastrofi » siamo ancora al livello dei bambini di due, tre o quattro anni che reagiscono solo quando la mamma dice così. Noi uomini maturi, uomini e cristiani dobbiamo reagire di più, più presto a questo invito: «Non sapete ancora amare». È la critica più profonda del nostro comportamento se « non sappiamo amare », perché con l’amore tutto diventa un tesoro per il cielo anche per gli altri, senza l’amore tutto è distrutto. Senza amore non vale la preghiera, senza amore non vale niente; allora dobbiamo imparare ad amare per noi stessi, per gli altri, per Dio.
Nell’ultimo messaggio la Madonna ha detto: « Cari figli, vi invito a vivere la prossima settimana le parole: io amo Dio. Cari figli, con l’amore riceverete tutto, anche le cose che pensate impossibili. Il Signore vuole che voi apparteniate a Lui totalmente: anch’io lo desidero». Guardate: la Madonna è una Mamma che ama tutti, e, tutte le opere, tutte le parole, tutto quello che fate deve essere sotto questa parola: io amo Dio. E io dico: ogni sera domandate alla vostra coscienza se le opere della giornata sono state sotto questa parola. Allora si può dire che il programma del quarto anno è questo: amare.
Lasciarsi insegnare e imparare l’amore.
Dopo il Natale, tutto gennaio parlava molto su Satana. Ha detto: «Attacca, si arrabbia, vuole distruggere tutto ». Ultimamente in un messaggio parlando di Satana ha detto: «Non c’è bisogno di aver paura di Satana, si può disarmarlo facilmente, con la preghiera ardente e con l’amore».
Con queste due cose Satana si disarma.
Ha detto un’altra cosa molto importante: «Pregate perché tutti i piani, tutte le cose che vengono da Satana finiscano alla gloria del Signore».
Allora questa è una grande chance per tutti noi: che tutte le prove finiscano per la gloria del Signore. In febbraio avevamo tante difficoltà e, vi dico, non sono passate, vengono ancora alcune prove e noi che siamo qui, adesso, diciamo per la Provvidenza. Noi dobbiamo imparare l’amore prima che vengano altre prove. La Regina della Pace è un’opera di Dio, non può fare un’altra via che la via di Gesù Cristo. Aspettare un trionfo come lo hanno aspettato i farisei – e hanno avuto lo scandalo perché Gesù muore sulla croce – è una strada falsa. Voglio dire: tutte le difficoltà sono difficoltà, ma sono una grazia per noi. Non è facile, ma sono una grazia, una cosa un po’ dura per noi tutti, ma è così. Vi dico per esempio questa cosa: quando ritornerete e di nuovo leggerete di qualche attacco dovete sapere che senza problemi non si va avanti. Peccato che è così, ma è così e non dobbiamo inquietarci. Vi dico: attenzione non discutere chi attacca perché siamo vicini al giudicare. Io vi dico apertamente: per me non è importante se un decreto dirà che le apparizioni sono autentiche o no, o come avviene l’apparizione. Queste cose non sono importanti, se preghiamo. Abbiamo Lourdes approvata, abbiamo Fatima approvata, abbiamo il Vangelo approvato: è approvato il Vangelo e socialmente cosa siamo diventati? Allora la Madonna non è venuta per fare discussioni sulle apparizioni: è venuta ad invitarci.
Allora vi prego, non lasciatevi portare dalle discussioni, pregate. La Madonna vuole questo anche da me. Se facciamo discussioni, se ci arrabbiamo, cominceremo a giudicare e la Madonna non è venuta per queste cose. Vi voglio invitare solo alla preghiera, soprattutto nella prossima settimana, perché c’è una nuova riunione della Commissione. Che cosa faranno non lo so. Io dico che la Madonna guida tutto. Io non ho paura perché ho deciso di andare con Gesù, anche prima delle apparizioni. Andare con Gesù si va tramite le difficoltà, tramite i problemi, allora, quando si viene qui, si deve cercare la fede, ma la fede di Abramo, come nell’introduzione della Messa. La fede di Abramo che vede di più di quanto non si guardi con gli occhi dell’uomo: prendere il figlio, portarlo sulla collina e volerlo uccidere. Cose da matti, ma nella fede è un’altra cosa: è un atto di obbedienza che diventa la salvezza. Con questa fede si deve pregare. Per noi uomini è una cosa matta accettare la Croce, ma agli occhi di Gesù, nella vita di Gesù è un’altra cosa: è una sapienza che viene da Dio. Allora la nostra fede non ci toglie dal mondo, dalle difficoltà, dai problemi, ci aiuta ad andare come la luce nelle tenebre. Andiamo avanti come Abramo: pregate in questo senso che la vostra fede diventi più che un ragionamento umano. E io vedo che molti dicono: io credo! Si può forse dire: « Io ho la mia ragione, la mia testa vede tutto »? Non è possibile. Pregate per questa fede che può diventare un po’ più che un ragionamento, più che la matematica con Dio.
Abramo è un esempio di come si deve fare: lasciarsi guidare e vedere sempre un po’ di più quando viene la difficoltà, quando viene la croce, quando vengono le malattie…
Senza questa fede che vede un po’ di più, tutto nel mondo è tetro; tutti siamo pazzi, se non esiste questa fede. E per questa ragione anche il digiuno e la preghiera aiutano a purificarci, ad aver più fede.
Fonte: P. Slavko Barbaric – 2 marzo 1985