Tutti ormai conoscono la storia del veggente delle “Tre fontane” un santuario mariano che sorge a Roma, famosissimo per la storia e le grazie scaturite da quel luogo.
Nel 1947 la Madonna è nuovamente apparsa sulla terra ad un protestante, Bruno Cornacchiola, che in quel preciso momento stava scrivendo un discorso contro i dogmi mariani, che il giorno dopo, doveva pronunciare in piazza. Con lui c’erano i tre figli Isola, Carlo e Gianfranco, che furono i primi a vedere la Vergine. Dopo un momento di accecamento, anche il papà vide la Madonna, in piedi sopra un blocco di tufo, avvolta da una luce dorata. E fra le mani non aveva il consueto rosario, ma una Bibbia dalla copertina di colore grigio chiaro. Gli si presentò con queste parole: «Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della rivelazione».
Bruno Cornacchiola era un avventista, per cui voleva stroncare le credenze della Chiesa di Roma, ed invece dopo che la Vergine apparve a lui, iniziò la sua conversione ed il suo percorso di fede che fu un perenne invito alla testimonianza per tutti quelli che incontrava.
Il papa dell’epoca di Cornacchiola era Pio XII, ma la cosa straordinaria fu che proprio Pio XII, 10 anni prima aveva avuto da Luigina Sinapi (una veggente) l’informazione che lui sarebbe diventato Papa e che dopo 10 anni nel 1947 sarebbe apparsa la Vergine ad un protestante che avrebbe convertito.
Pio XII sapendo ciò anticipatamente, ebbe soltanto una conferma ed infatti incontrò personalmente il veggente e benedisse una statua della Madonna.
Ma prima della conversione di Cornacchiola, il protestante voleva a tutti i costi uccidere il papa, provava un odio spietato per la Madre Chiesa e tutti i cattolici.
Quando invece la Madonna apparse a Cornacchiola, ecco che il veggente provò contrimento e dolore per tutto l’odio che aveva provato verso il Papa e i suoi successori, infatti, tra mille vicissitudini, va a Roma a domandare perdono a Pio XII per la sua precedente intenzione di ucciderlo:
Santissimo Padre, ecco la Bibbia protestante con la quale ho ucciso numerose anime […]. Ecco il pugnale con l’incisione “morte al Papa”, col quale progettavo di uccidervi! Vengo a chiedervi perdono.
E il Papa gli rispose:
Uccidendomi, non avresti che donato un nuovo martire alla Chiesa, e a Cristo una vittoria dell’amore. Figlio mio, il miglior perdono è il pentimento…
Una trentina di anni più tardi (nel 1978), avrebbe incontrato anche Giovanni Paolo II, che gli avrebbe detto: «Tu hai visto la Madre di Dio, quindi tu devi diventare un santo».
Rita Sberna