Sant’Antonio abate : nel deserto per fiorire in Dio

Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa.

Carissimi fratelli in Cristo , siamo entrati ormai nel tempo di Quaresima , tempo di grazia che Dio sempre ci dona perchè attraverso la preghiera e la penitenza , come ci ha indicato anche la Regina della Pace , possiamo entrare nel deserto , luogo di incontro con il Dio misericordioso dal cuore pieno di amore e di compassione . Anche Sant’Antonio abate attratto dalla Parola di Cristo e desiderando di viverla senza mezze misure , ha trovato nel Dio rivelatoci da Gesù Cristo l’unica Verità e l’unico Senso per cui vale la pena lasciare tutto e tutti . Questo esempio sprona anche noi a ritirarci nel deserto del nostro cuore per ascoltare in questa quaresima la voce di Dio che ci interpella , ci chiama ancora alla conversione del cuore e a ricominciare di nuovo . Questo non è sicuramente facile nel tempo dei social che ci bombardano di messaggi , attraverso cui come Gesù anche noi veniamo tentati dal male che vuole spingerci nella paura , nel potere , nell’apparire e nel disperato tentativo di essere apprezzati da tutti .Ma la Chiesa non si stanca di chiamarci all’ascolto di un Dio che con la sua voce ci domanda come nel giardino dell’Eden :”Dove sei? ” . Dove siamo ? Dove viviamo ? Viviamo nelle nostre paure e nel nostro ripiegarci su noi stessi o in Dio che ci mostra la strada della vera felicità nell’amore ?Quella cenere posata sulla nostra testa quindi ci ricorda la polvere di peccato  e di strade lontane da quelle di Dio che spesso abbiamo percorso forse perchè attratti dalla falsa luce ad intermittenza del mondo o forse perchè cercavamo la libertà e l’indipendenza sfrenata lontano dal cuore del Padre . Ma oggi quella cenere fatta di fallimenti e di grigiore quasi come delle volte il cielo del nostro cuore diventa , immersa nell’immensità delle viscere misericordiose di Dio , strumento attraverso cui il Lavandaio perfetto , Gesù Misericordioso , desidera lavare , purificare ,illuminare la nostra anima . Nel deserto però non siamo soli , ma siamo guidati da un amico importantissimo che invocato corre subito in nostro aiuto : Lo Spirito Santo . Egli che è fuoco purifica il nostro cuore e ci riscalda con la tenerezza di Dio Padre affinchè nel deserto  , i deserti della nostra anima fioriscano della bellezza del Creatore e diventino splendenti come l’Eden , lì dove il Regno della divina Volontà era vivo e operante nell’uomo . Ritorniamo a Dio domandando che la sua misericordia scorra nei nostri cuori come fuoco vivo e solo allora i sogni e i desideri che nascondiamo dentro di noi fioriranno e espanderanno il profumo di santità  per la primavera dello Spirito che Maria ci ha promesso . Non avere paura di entrare nel deserto della quaresima per ascoltare Dio e te stesso , non temere di fiorire perchè Dio ti sta aspettando , Dio ha sete di te . Torna a casa , qualcuno ha nostalgia di te !

Francesco Pio Petrachi 

 

Per entrare meglio nel mistero