Si reca in ospedale per abortire invece perde la vita: quel giorno , qualcuno doveva morire!

Preghiamo per questa giovane diciannovenne, recatasi all’ospedale di Napoli Cardarelli, per interrompere la gravidanza. Lei si chiamava Gabriella Cipolletta, entrata in sala operatoria per “uccidere il suo bambino” invece a perdere la vita è stata, non solo la creatura che portava nel suo grembo, ma  anche lei. Un pensiero va anche ai familiari che l’hanno appoggiata in questa sua scelta. Ad essere indagati sono 4 medici.

A volte la morte spirituale è più dannosa della morte fisica. Perchè oggi con molta facilità, si decide di abortire, di uccidere, di togliere la vita ad una creatura che non ha nessuna colpa? Semplicemente perchè oggi l’uomo vuole mettersi al posto di Dio, prendere il suo trono e decidere cosa fare della vita stessa.

Che Dio abbia in gloria questa povera ragazza, e spero che esperienze del genere facciano riflettere tutti noi, chiediamoci “Chi sono io per decidere che mio figlio muoia?”. In qualsiasi caso, un figlio non è mai un errore.

Molte donne decidono di abortire, per paura, per vergogna, per irresponsabilità, ma questa non è una soluzione. Se quella ragazza fosse rimasta in vita, comunque sia, dentro di se, avrebbe portato durante la sua esistenza, il peso della morte della propria creatura. Un aborto ha delle conseguenze psicologiche e spirutali non indifferenti.

Preghiamo affinchè cessi l’orrore degli aborti. Come disse Padre Amorth: in Italia si commettono 50 milioni di aborti all’anno, è un numero che non dovrebbe lasciarci indifferente.

Questo è lo sterminio dell’umanità!

Rita Sberna