Udienza generale: la preghiera alimenta la speranza
Nell’omelia di questa mattina a Casa Santa Marta Papa Francesco ha iniziato la sua omelia parlando della Sacra Scrittura odierna, in cui tra i profeti d’Israele spicca una figura un pò anomala: un profeta che tenta di sottrarsi alla chiamata del Signore rifiutandosi di mettersi al servizio del piano divino di salvezza, si tratta del profeta Giona.
Francesco descrive il profeta Giona come un profeta in uscita ma anche un profeta in fuga, Dio lo invia in perfieria a Ninive, per convertire gli abitanti di quella città, ma Ninive per un israelita come Giona rappresentava un territorio minaccioso.
Ninive rappresentava il nemico che voleva distruggere Israele per cui quando Dio manda Giona a predicare in quella città, il profeta che conosceva la volontà di Dio, cerca di sottrarsi al suo compito e fugge.
Durante la fuga, Giona entra in contatto con dei pagani, e riesce a fuggire in Spagna.
Papa Francesco dice che il comportamento dei pagani ci permette di riflettere oggi, sulla speranza che davanti al pericolo e alla morte si esprime in preghiera.
Davanti alla morte ed al pericolo, l’uomo fa esperienza della propria fragilità e della propria salvezza.