Il ginecologo Bertrand de Rochambeau, presidente del sindacato nazionale dei ginecologi francesi (Syngof), difende in diretta tv durante il programma Quotidien l’obiezione di coscienza suscitando grande agitazione nell’opinione pubblica e nelle istituzioni
Ecco il dibattito tra la giornalista televisiva e il dott. Bertrand durante un’intervista: «Un nascituro non è una vita in senso giuridico. Fare un aborto non è un omicidio» afferma, nemmeno domanda, la giornalista Valentine Oberti. Ma il ginecologo dall’altra parte del microfono risponde con calma e fermezza che invece è proprio così. E la giornalista incalza: «è falso, in senso giuridico il feto non è persona, compiere un’ IVG non è commettere omicidio. E tutte le donne, io sono una di loro, non ritengono che avere un embrione nel ventre sia avere una vita.»
«Questa è la sua opinione e io come medico non sono obbligato ad avere la sua opinione e se non ce l’ho la legge mi protegge». Pausa. Questo è il limite dove arriva la giornalista e il credo che lei si incarica di rappresentare. Ma l’argomentazione non è conclusa, manca l’argine più alto: et ma conscience aussi. E la mia coscienza anche. Sorride.
Le affermazioni del ginecologo hanno dato molto fastidio all’opinione pubblica ma il suo coraggio è da ammirare!
Rita Sberna