Leone XIII e San Michele Arcangelo

Leone XIII° e San Michele Arcangelo

Nella storia della chiesa, ci fu un Pontificato molto importante, quello che ebbe inizio il 20 Febbraio 1878, e terminò il 20 Luglio del 1903.

Perché fu così importante il Pontificato di Papa Leone XIII, Gioacchino Pecci, perché scrisse una preghiera di liberazione delle anime e della chiesa invocando il Principe delle milizie celesti, il Gloriosissimo San Michele Arcangelo.

Il Papa diede ordine a tutti i sacerdoti del mondo, Prelati compresi, Vescovi e Cardinali, di recitare questa magnifica preghiera al temine della celebrazione della santa Messa quotidiana.

Oggi in pochi la conoscono, e questo è un grande peccato, perché Leone XIII° scrisse questa preghiera il 13 Ottobre del 1884 dopo aver avuto visione mistica sulla chiesa futura, e rendendosi conto del pericolo che avrebbe corso la chiesa negli anni avvenire, scrisse questa Ode all’Arcangelo Michele.

Il buon Padre Amorth era molto chiaro sull’importanza di questa luminosissima preghiera, e sull’eccezionalità che ebbe il Papa nle doverla scriverla, e Padre Amorth sottolineò più volte l’urgenza del reintegro di questa preghiera di librazione al termine della santa messa quotidiana.

Gesù scelse il Papa per scrivere questa preghiera, perché il Papa è il Primo Esorcista al mondo, e in quanto tale ha il dovere di liberare le anime delle persone, e di liberare la chiesa sa tutto ciò che la ostacolo dal suo cammino di santità e di perfezione.

A volte noi fedeli in Cristo diamo tutto per scontato, quasi bastasse entrare in chiesa per essere liberati da ogni forma di male che ci circonda o che addirittura vive in noi.

No! Non è così, serve pregare, ma a volte ripeto per liberare delle anime e tenere lontane dalla chiesa certe forme brutte soprannaturali, serve davvero pregare il Principe delle milizie celesti.