Un libro mi ha fatto innamorare di Gesù, oggi sono un sacerdote e canto

Un libro mi ha fatto innamorare di Gesù, oggi sono un sacerdote e canto

Quest’uomo è dunque un ‘convertito’. Convertito alla dottrina cristiana dopo lettura, rilettura e meditazione di un’opera come quella di Maria Valtorta.

Ma chi è, chi fu Maria Valtorta? Non è qui il caso di farne una biografia quanto dire semplicemente che è una ‘mistica’, una mistica contemporanea che si dice abbia sulla coscienza… parecchie conversioni.

Nata a Caserta nel 1897 da genitori lombardi, morta a Viareggio nel 1961, a 65 anni di età dopo averne passato 28 di infermità a letto, è sepolta a Firenze nella Cappella del Capitolo, al Chiostro della Basilica della SS. Annunziata.

Grande mistica, innamorata del … Crocifisso e della ‘Croce’, la croce volle chiedendo al Signore sofferenze per espiare le colpe degli altri. Pazzia? Amore? Pazzia d’amore?

La sua produzione letteraria è abbondante ed è stata tradotta e diffusa un po’ in tutto il mondo dal Centro Editoriale Valtortiano di Isola del Liri.

Il ‘Poema dell’Uomo-Dio’ (dieci volumi in circa 5000 pagine), i ‘Quaderni’ (tre volumi per circa 2000 pagine), i ‘Quadernetti’ (un volume) il ‘Libro di Azaria’, le ‘Lezioni sull’epistola di Paolo ai romani’, il volumetto ‘Preghiere’, oltre alla sua stessa ‘Autobio- grafia’ scritta dietro espressa richiesta del suo Direttore spirituale.

Maria Valtorta era una mistica che, come già successo a tanti santi celebri, aveva vi- sioni e ‘parlava’ con Gesù, gli Angeli, i Santi, la Madonna, i quali poi la ‘ammaestravano’.

L’opera principale è il ‘Poema’ (ora si chiama: l’Evangelo come mi è stato rivelato?) Che consiste nella descrizione di una serie interminabile di visioni nelle quali lei si vede immessa con l’occhio tridimensionale della mente nella Palestina di 2000 anni fa e vive in ‘presa diretta’, quasi come una telecamera nascosta, la predicazione dal vivo di Gesù e la vita in comune con gli apostoli. Molti episodi sono poi commentati a parte, ‘fuori campo’, da Gesù con una serie di ‘dettati’ che la mistica, paralizzata, scriveva, così come descriveva le visioni – stando appoggiata allo schienale del letto – su dei quaderni che poi venivano letti, controllati e battuti a macchina dai sacerdoti dell’Ordine dei Servi di Maria che la assistevano spiritualmente..

Attraverso la musica cerchi di esprimere la tua fede, il tuo amore per Gesù. Cosa pensi dei nuovi mezzi di comunicazione e di evangelizzazione come la tecnologia?

Le canzoni che scrivo, vengono fuori dalla vita, se non cercassi di vivere il Vangelo, credo che non penserei neanche di scriverle. Chiara Lubich a cui mi ispiro per la mia vita spirituale ci insegnava a vivere, vivere e poi parlare, o cantare. Infatti, non riesco a scrivere canzoni che non vengano da una ispirazione, da un’emozione, da una forte esperienza spirituale.

Per quanto riguarda i mass media e le nuove tecnologie, essi sono solo dei mezzi, per cui si possono usare per il bene come per il male. Non vanno demonizzati. Usarli bene dunque, e per il Bene.

Hai scritto dei nuovi brani ultimamente?

Il 15 ottobre del 2019 compirò 25 anni di sacerdozio per l’occasione sto preparando il nuovo lavoro discografico. Conterrà nuove canzoni dedicate a Maria, e altre riprese dal mio repertorio, in più altri inediti per esprimere il mio grazie a Dio e a Maria.

Servizio di Rita Sberna