Un percorso di catechesi per discernere la chiamata di Dio

A breve partirà un percorso di catechesi di discernimento vocazionale tenuto da Padre Cristoforo Amanzi, fondatore della fraternità francescana “Madre della Riconciliazione e della Pace”. Per tale occasione lo abbiamo intervistato per farci raccontare nel dettaglio di cosa si tratta.

 Padre Cristoforo, tu segui le anime aiutandole nel discernimento vocazionale. E’ facile capire la vocazione alla quale il Signore ci chiama?

Non è facile, soprattutto perché le condizioni personali, familiari e sociali, determinatesi in questo nostro travagliato tempo, non favoriscono tale discernimento, anzi molto spesso lo ostacolano. Inoltre, troppo presto, sollecitati continuamente ed inopportunamente, assumiamo decisioni circa il nostro futuro, ancor prima di conoscere noi stessi e le nostre specifiche qualità e propensioni. Ciò produce pregiudizi e attaccamenti che impediscono una serena valutazione del progetto di Dio su di noi.

Quali sono le maggiori tentazioni a cui l’anima viene sottoposta, una volta che ha preso in considerazione la chiamata alla vita consacrata?

Innanzitutto, la prima azione che il maligno mette in campo è quella di distogliere la persona dal porsi davanti a Dio per comprendere la Sua volontà. E lo fa con abilità estrema e ricorrendo a tutti i mezzi possibili, il sospetto, il disprezzo, la paura di sbagliare, ecc…

Una volta che la persona ha superato questa difficoltà ed ha iniziato il cammino di discernimento, e comincia a percepire il desiderio della vita consacrata, il tentativo del maligno è quello di confondere, sottolineando e amplificando le fragilità della guida e dei suoi collaboratori, reali e non. Poi, disprezzando la stessa vita consacrata, facendola apparire inutile ed eccessivamente lontana dalla vita reale. Quindi, richiamando alla mente qualche scandalo da parte dei consacrati… fino ad ottenere il successo nell’abbandono del cammino.

Invece le maggiori resistenze a rispondere Sì, alla chiamata di Dio?

Certamente, la vita consacrata ha come aspetto dominante la donazione di sé, senza riserve. Una donazione di se stessi a Cristo, che ha come naturale conseguenza il servizio costante ai propri fratelli, in special modo ai fratelli di fede ed ai più bisognosi, lungo il cammino di riconciliazione e pace che Gesù è venuto ad inaugurare. Ciò non si può vivere se non nella comunione d’amore con Cristo e con la Madre di Dio, Maria santissima, nella fiducia costante nella Provvidenza divina, che si traduce in abbandono filiale nei confronti di Colui che tutto può. Il maligno cerca di minare alla base tali convinzioni favorendo la paura, paura di non farcela, di ritrovarsi soli, senza garanzie, di non essere amati, di non essere compresi. In realtà, il maligno amplifica la fragilità già presente nel cuore di colui che è chiamato ad un atto generoso che necessita del coraggio della fede, una fede solida e traboccante d’amore. In questi momenti è molto importante la fiducia che si ripone nella guida spirituale e la consapevolezza che lo Spirito Santo, che è Spirito di Verità, accompagna il cammino fino alla piena maturazione delle condizioni necessarie. In definitiva, si tratta di darsi tempo nella fiducia di una Presenza.

Perché a volte i genitori sono di ostacolo alla chiamata di Dio nei confronti dei loro figli?

Le ragioni possono essere molteplici. A volte non sono credenti, in alcuni casi non sono preparati ed hanno, quindi, un’idea sbagliata o confusa della vita religiosa o sacerdotale, a volte sono ipercritici nei confronti della Chiesa a causa di pregiudizi o esperienze negative, in altri casi si tratta dell’unico figlio…

Tra non molto partirà un percorso di catechesi di discernimento vocazionale nei più bei luoghi di San Francesco. Chi può partecipare? Puoi dirci anche i luoghi e le date in cui si svolgerà?

Da molti anni coltivo questo desiderio e credo sia il momento giusto per proporre un itinerario utile a quanti desiderano fare chiarezza a proposito del progetto che Dio ha su di loro. Si tratta di un percorso rivolto ad una fascia d’età che va dai 25 ai 40 anni. Giovani adulti, celibi e nubili, interessati alla volontà di Dio nei loro riguardi, sufficientemente liberi ed autonomi per dedicare a se stessi il tempo necessario. Certamente l’accento va sul desiderio di approfondire la chiamata alla consacrazione della propria vita, qualunque sia lo stato di vita da scegliere.

Il programma è il seguente:

9 marzo                    Ponticelli Sabino (Santuario Santa Maria delle Grazie)

13 aprile                   Ponticelli Sabino (Santuario Santa Maria delle Grazie)

4-5 maggio              Assisi

22-23 giugno          Ponticelli Sabino (Santuario Santa Maria delle Grazie)

13-14 luglio             Ponticelli Sabino (Santuario Santa Maria delle Grazie)

19-24 agosto          Ponticelli Sabino (Santuario Santa Maria delle Grazie)

21 settembre          Poggio Bustone (Santuario della Riconciliazione)

26 ottobre               Fontecolombo (Santuario della Regola)

9-10 novembre      Assisi

7 dicembre              Greccio (Santuario del Presepe)

Comunque, a chi fosse interessato, consiglio di visitare il nostro sito www.riconciliazionepace.it per gli ulteriori approfondimenti.

Cosa vuoi dire a coloro che sono in uno stato di combattimento tra la chiamata di Dio e i piaceri del mondo? O semplicemente a coloro che non hanno capito se sono chiamati al matrimonio o alla vita consacrata?

Vorrei dire che Dio ha un progetto d’amore per ciascuno, un progetto speciale che, oltre a prevedere il cammino di santità, che è per tutti, prevede una chiamata specifica in un progetto universale. A volte ci siamo intestarditi a portare avanti un nostro percorso senza interpellarlo. A volte abbiamo cercato di piegarlo ai nostri desideri. È giunto il momento, qualora fossimo ancora liberi di scegliere, di porci davanti a Lui ascoltandolo con fiducia, abbandonati alla Sua sapiente e divina volontà. Per gli altri è importante approfondire la propria specifica scelta e pregare perché il Signore confermi ciò che è Suo.

Il Signore vi benedica e vi doni la Sua Pace!

Servizio di Rita Sberna