Il Vescovo di Monreale vieta ai mafiosi di diventare padrini di battesimo e cresima

Il Vescovo di Monreale vieta ai mafiosi di diventare padrini di battesimo e cresima

È stato emanato un decreto diocesano secondo il quale i mafiosi e chi gravita loro intorno non potranno più diventare padrini dei due sacramenti.

Il decreto dell’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, ha fatto il giro delle agenzie di stampa sia italiane che estere, secondo il quale vieterebbe categoricamente ai “mafiosi” ad essere padrini di battesimo e di cresima proprio per il loro attuale stato sociale.

Ecco ciò che viene riportato nel decreto di Mons. Pennisi:  “non possono essere ammessi all’incarico di padrino di battesimo e di cresima coloro che si sono resi colpevoli di reati disonorevoli o che con il loro comportamento provocano scandalo; coloro che appartengono ad associazioni di stampo mafioso o ad associazioni più o meno segrete contrarie ai valori evangelici ed hanno avuto sentenza di condanna per delitti non colposi passata in giudicato”.

Il decreto è in linea col Codice di diritto canonico della Chiesa cattolica che nel canone 874 prevede che per avere accesso all’incarico di padrino “vi sia una condotta di vita conforme alla fede e all’incarico che si assume. Tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa”. 

L’arcidiocesi di Monreale è situata vicino Palermo, un bellissimo territorio della Sicilia, ricco di arte, di cultura ma è anche un territorio che ha visto molte scene di sangue con l’arrivo di Riina e Provenzano, infatti è posto vicino il paese di Corleone, il paese dei maggiori Boss mafiosi siculi.