Vincenzo Siracusa, un giovane devoto di Sant’Anna, la mamma di Maria

Vincenzo Siracusa

Questa sera parliamo di una grande santa, la mamma della nostra Regina del cielo, Sant’Anna, moglie di San Gioacchino. Lo facciamo con il Presidente del comitato di quartiere Sant’Anna di San Cataldo in provincia di Caltanissetta, il giovane Vincenzo Siracusa.

Vincenzo, nonostante la tua giovane età (23 anni) hai una fede molto solida ed attiva: sei catechista, animatore della pastorale giovanile, scrittore e ti stai per specializzare in scienze teologiche. Com’è nata la tua fede e la devozione per Sant’Anna?

La mia fede nasce con i miei nonni materni, con loro sin da piccolo inizia il mio cammino di conoscenza di Gesù. Cosi anche la devozione verso Sant’Anna la madre della vergine Immacolata.  Sant’Anna fa parte della nostra famiglia da sempre. Sono cresciuto nella comunità di Sant’Anna dove con instancabile zelo i miei nonni hanno contribuito tanto per la Chiesetta, loro furono con il primo gruppetto di abitanti i promotori della Nascita del quartiere.

 Sappiamo che i Vangeli non dicono molto sulla vita dei genitori di Maria. Cosa ci raccontano le fonti della vita di Sant’Anna?

Sant’Anna con certezza sappiano che fu una donna esemplare, una donna umile, semplice, che chiede al Signore insieme allo Sposo Gioacchino la grazia di un figlio. Il Signore di questi due sposi farà grandi cose, infatti Anna concepirà la vergine Maria.  Anna non si scoraggia di fronte alla sterilità di Gioacchino cosi si racconta, ecco la sua fortezza che renderà Anna la madre dell’immacolata. Potremmo dire che l’annuncio dell’angelo e qualcosa che anticipa il Magnificat di Maria “ha fatto grandi cose in me l’onnipotente”, Dio in Sant’Anna già inizia la magnificenza della sua opera. Potremmo dire in un termine Giovanneo che Anna prepara la Figlia a diventare Madre del Salvatore.

 Nel quartiere Pizzo Carano di San Cataldo, ormai da diversi anni Sant’Anna è una presenza spirituale predominante. Come ha avuto origine il comitato Sant’Anna?

Il quartiere nasce nel 1983, dopo due anni si sente l’esigenza di una guida spirituale vista la distanza del centro abitato, perché il quartiere non era come lo vediamo oggi. Allora si chiamò don Cataldo Anzalone che con spirito di generosità di buon Padre ogni domenica celebrava la Santa Messa nel condominio della prima palazzina. Poi si cercarono altri spazi, fino a quando si ebbe finalmente la gioia di avere la chiesetta dedicata proprio a sant’Anna. Negli anni, tanti sono stati i cambiamenti, le difficoltà, ma sempre con spirito di famiglia che caratterizza il quartiere, si sono superate. Adesso più di ieri si sente il bisogno di essere parte di una comunità.

 Il 25 giugno c’è stato un gemellaggio tra la comunità di Sant’Anna di Roma e voi di San Cataldo. Il quadro raffigurante Sant’Anna è stato benedetto da Sua Santità Papa Francesco. Cosa ti ha colpito di questa esperienza?

E’ stato molto bello il momento del gemellaggio con la comunità del Laterano di Roma, un momento che rimarrà nei cuori di tutti noi. Infatti ci siamo recati a Roma con una Piccola delegazione dove con gioia ci hanno accolti Il Cardinale Comastri e Mons. Guido Marini anche loro soci onorari di sant’Anna. Hanno celebrato la santa Messa Solenne omaggiando la sacra Immagine di Sant’Anna. L’atto conclusivo del Gemellaggio ha visto la presenza di Papa Francesco che abbiamo insignito del titolo di socio Onorario della Comunità. Così Infatti ha Omaggiato la nostra Sacra Immagine facendoci dono di alcuni oggetti da lui benedetti.  Sappiamo l’amore per i Nonni che Papa Francesco porta con sé.

Nell’imitare allora Sant’Anna ci sentiamo di dire che nel nostro cuore possa il Signore mettere la Mitezza dei santi Gioacchino ed Anna così da vivere in pienezza il Cammino verso l’eterna Bellezza cioè Dio.  Superando ogni ostacolo, ogni invidia. La nostra meta è Dio, Il Sommo Bene. Maria Madre della Chiesa ci accompagni.

Servizio di Rita Sberna