Una lettera aperta da parte di don Jumbo Mastronardi, prete anticamorra della Diocesi di Benevento, dedicata a Luca ucciso per aver difeso la sua fidanzata.
Nel fiore della tua giovinezza carissimo Luca un proiettile ha stroncato per sempre i petali del tuo respiro alla vita.
Tutto è accaduto in un attimo, sotto lo sguardo della tua fidanzata incredula e smarrita. Gli assassini si dileguano senza scrupolo nelle vie dell’indifferenza di chi ha visto e tace.
Immagino le urla dei tuoi genitori nell’apprendere la notizia e in modo particolare le grida della tua mamma sommersa dalle lacrime della disperazione e del dolore, infinito e incancellabile.
È bastato un proiettile a stroncare i tuoi progetti e i tuoi desideri del cuore, mentre la mano di quell assassino ha macchiato la sua coscienza per sempre.
Quell’ assassino, è brutto dirlo, ma penso che non conoscerà mai le sbarre del carcere perché la legge tutela i delinquenti e non i giusti. La legge arma i prepotenti e i miti di cuore devono subire. Ingiustizia nell’ingiustizia in un dolore senza più frontiere.
Rabbia e dolore vorrebbero la vendetta sull’ assassino, ma non è la soluzione alla tua morte precoce e ingiusta.
Il perdono è l’unica arma di preghiera per portarti vivo nei nostri cuori carissimo Luca.
Ora la cronaca darà la solita notizia: “si poteva evitare” . Ma purtroppo è accaduto. La tua mamma e il tuo papà si abbracciano uniti nel dolore di una vita strappata dalla crudeltà di un uomo che si sente forte nella prepotenza.
Caro Luca penso agli occhi dei tuoi genitori pieni di lacrime che si consolano con i ricordi del tuo passato davanti alle tue foto nei momenti più belli della tua vita.
La foto della tua nascita, la foto o il video del tuo battesimo, del tuo iniziare a camminare, dei tuoi 18 anni ma la tua vita ha cessato purtroppo a 24 anni. Ma tutto ciò non può restare un semplice ricordo perché tu continui a vivere oltre il cielo azzurro con i canti dei santi e degli angeli che ti accolgono con la gioia dell’amore e del perdono.
Si Luca umanamente i tuoi genitori, presi dalla rabbia del dolore e dell’ingiustizia forse non perdoneranno il tuo assassino, ma tu dal cielo lo accarezzi con il sorriso della pace. Forse l’assassino non comprende le tue carezze dal cielo, ma il cielo si è aperto al miracolo del perdono.
I tuoi amici ora si consoleranno vedendo il tuo Facebook dove le tue foto strappano pianti e lacrime , ma tu Luca sei scritto nel libro della vita. Sei caduto a terra sparato ma il cielo ti ha rialzato dandoti la vita eterna. Questo è il miracolo del Dio Padre.
Forse qualche tuo parente avrà gridato contro Dio per offenderlo o pretendendo di aver diritto a perdere la fede. È il tipico grido umano della disperazione che diventa però preghiera verso il cielo. Le lacrime del dolore e dell’ingiustizie commuovono il cuore di Dio.
Cara mamma e papà di Luca so che non è facile accettare in questa tragedia a vivere nella volontà di Dio, ma la fede da speranza al dolore. Permettetemi cari genitori di accarezzare il vostro viso pallido e innoridito dell’ingiustizia con le mie mani consacrate. In quella carezza sentire il dolore di Dio e il respiro di vita eterna di Luca.
Ora Luca ti devo salutare è giusto che tu continui la tua giovinezza nel bel paradiso tra i canti e gli abbracci del tuo Dio Papà. E fa che questa ingiustizia si trasformi in un fiume di speranza per la tua famiglia e i tuoi amici.
Mi sarebbe piaciuto portare un fiore sulla tua bara ma nel cuore ho la certezza che sei un fiore prezioso agli occhi di Dio. A presto caro Luca e dal cielo non farci mancare il tuo sorriso“.
Con affetto don Jumbo Mastronardi