Annalisa Sereni “Semplicemente una mamma”

Annalisa Sereni “Semplicemente una mamma”

Infatti essendo credenti non avete mai pensato all’aborto, cercate di combattere questo male della società, con la testimonianza stessa di vita di vostro figlio …
Gabriele è una persona speciale, non tanto perché ha la trisomia 21 ma proprio perché Dio lo ha voluto così da sempre.
La cosa che mi fa tanto arrabbiare è quando mi chiedono il perché non ho abortito, la gente non capisce che lui è mio figlio e come persona ha un grande valore a prescindere da quanti cromosomi abbia.
Quando Gabriele è nato, ho sentito commenti assurdi da parte delle persone, ed ho capito che era arrivato il momento di esprimere anche il mio pensiero; ecco perché poi è nato il mio blog ed il libro “Semplicemente una mamma” proprio per poter testimoniare che con la Sindrome di Down si può vivere bene. Per noi non è assolutamente un peso, è una sua caratteristica.

Qual è l’insegnamento più grande che Gabriele vi ha trasmesso o vi continua a trasmettere?
Che siamo tutti nelle mani di Dio! La vita è una continua sorpresa. Lo racconto sempre ai miei figli, io avrei voluto tutti figli maschi ed invece ho avuto il primogenito maschio, poi 5 femmine ed infine Gabriele. Credo che Dio mi abbia voluto far accogliere quest’ultimo maschio a braccia aperte. Era talmente desiderato un figlio maschio che  la sua nascita è stata una grandissima festa.

Come ogni famiglia vi sono le gioie e i dolori. Anche voi siete stati provati da momenti difficili, li avete superati sempre con la fede nel cuore?
Abbiamo trascorso un paio di anni molto duri, abbiamo scoperto che una delle mie figlie aveva una malformazione al cervello, per cui si è sottoposta ad un intervento molto delicato, poi nel giro di un mese è morto mio padre, dopo poco tempo si è operato mio marito. E’ stato un periodo abbastanza intenso ma non ci siamo mai lamentati, ci siamo sempre affidati a Dio.
Abbiamo pregato tanto il Santo Rosario … La preghiera ci ha aiutato a superare quei momenti difficili.

In che modo cercate di trasmettere la fede ai vostri figli?
Cerchiamo di trasmettergliela tantissimo con l’esempio. Penso che sia fondamentale vivere ciò che si predica. A volte recitiamo il rosario insieme, tutti riuniti in sala, facciamo la benedizione dei pasti, andiamo a messa la domenica, e preghiamo i nostri angeli custodi. E’ una cosa che cerchiamo di fare quotidianamente cercando di trasmettergli la fede a partire dai gesti semplici.

Servizio di Rita Sberna