Rolando Rivi nasce il 7 gennaio 1931, figlio di contadini cristiani che sente sin da piccolo nel suo cuore la chiamata di Gesù al sacerdozio che lo porterà a soli 11 anni ad entrare in seminario . La sua vocazione viene curata dal suo parroco che fu per lui una guida e un maestro che lo fa crescere nell’amore verso Gesù .Rolando porta nel suo paese una forte testimonianza di fede e di amore che attira anche altri ragazzi ad avvicinarsi all’esperienza del Vangelo nonostante il clima di odio contro i sacerdoti diffusosi in quel periodo. Il 10 aprile 1945, il seminarista viene sequestrato, portato prigioniero da partigiani comunisti e rinchiuso in un casolare per tre giorni, brutalmente picchiato e torturato. Venerdì 13 aprile 1945, alle tre del pomeriggio a soli 14 anni, viene spogliato a forza della sua veste talare e ucciso con due colpi di pistola mentre prega per i suoi genitori .
“Io sono di Gesù” è questa la frase che Rolando Rivi ripeteva nella sua vita e che l’ha spinto a donare la sua vita per Cristo . Questa dovrebbe essere la frase di ogni cristiano , poiché come spesso dico nel cenacolo che per grazia di Dio guido , Dio su di noi ha “i diritti d’autore” ed appartenere a Lui significa vivere tranquilli nel Suo Cuore dove nessuna tempesta ci travolge e dove, come tenero pastore , “per pascoli erbosi ci fa riposare “. Molte volte ci dimentichiamo di questo e soprattutto nei nostri tempi si crede che possiamo fare tutto da soli , senza Dio e senza la Chiesa perché come spesso diciamo “la vita è nostra”. NON è così , carissimi la vita non è nostra e purtroppo ce ne accorgiamo troppo tardi quando ormai è troppo tardi. Rolando , nella fede non aveva trovato un ideologia , ma al contrario nella fede aveva trovato L’AMORE VERO. Quell’amore che aveva conquistato il suo cuore e per cui ha donato tutta la sua vita. Credo che la testimonianza dei martiri come Rolando sia essenziale per i cristiani del nostro tempo. Siamo cristiani “ma non praticanti” (come dire sono ciclista , ma non salgo sulla bicicletta), prendiamo quello che ci conviene dell’insegnamento della Chiesa e di Gesù Cristo , ma non ci lasciamo travolgere come se fosse (anche la S.Messa) una manifestazione teatrale bella da vedere o come una partita da calcio . Il cristianesimo non è un vivere da spettatori , ma bensì come partecipanti della grande storia di amore che Dio ha sognato e scritto nella storia .Rolando Rivi si è lasciato travolgere dall’Amore di Cristo e proprio come quando si trova il senso della propria vita , ha gridato e grida tuttora con il Suo martirio la bellezza di aver incontrato Cristo . Carissimi tutti , Dio quando conquista i cuori , li travolge nel suo progetto di salvezza per l’umanità , e anche dopo aver lasciato questa terra essi gridano la gioia dell’incontro con il Risorto . Apriamo i nostri cuori al grido della testimonianza di questi nostri fratelli , che come Rolando Rivi hanno donato la loro vita al Vangelo e attirati dalla loro voce partecipiamo con la nostra testimonianza di vita all’opera di Dio : facciamoci condurre da loro al vero senso della vita , alla vera bellezza e alla vera vita : Gesù Cristo a cui noi tutti apparteniamo …”Noi siamo di Gesù”
Francesco Pio Petrachi