Maurizio Sorbo, giovane scrittore di Foggia e Interior Designer nella vita, ha fondato la Living Project, un’azienda che pone grande attenzione agli aspetti pratici e funzionali del vivere la casa. E’ responsabile del progetto “Nuova Estetica”, che fonda le sue origini nell’esperienza Belga, a cui collabora con il Dott. Pasquale Laselva (psicologo), dove si studia la percezione di un oggetto, di uno spazio, di un materiale attraverso i principi fondamentali della psicologia e delle neuroscienze.
Ha scritto un interessante libro edito dalla Capponi Editore dal titolo “La Via della Bellezza – Un percorso di riscoperta” con la prefazione del Prof. Tonino Cantelmi e la partecipazione straordinaria del teologo Don Carlo Lorenzo Rossetti di Valdalbero e le psicologhe e psicoterapeute Michela Pensavalli e Cristina Congedo.
“La Via della Bellezza” è rappresentato dall’analisi del concetto di “Bellezza” da due prospettive differenti ma compenetranti fra loro.
Che cos’è la via della bellezza?
E’ un percorso di riscoperta che fa nascere e conoscere il bisogno di rispondere ad un’esigenza tanto dimenticata quanto presente in ognuno di noi che “L’uomo ha un grande bisogno di bellezza, come necessita d’amore e di verità. È per questa via che, amando la Bellezza creata che è il riflesso della Bellezza increata, noi possiamo aiutare a realizzare il progetto di Dio (attraverso le forme più alte di estetica applicata alle cose umane)”
E’ per me un’esigenza, da far conoscere e percorrere a tutti, che nasce da un’esperienza marcante che ho vissuto, prima di sposarmi, nel seminario “Redemptoris Mater” di Namur in Belgio, con un santo rettore illuminato che nel tempo mi ha acceso una scintilla, facendomi riflettere sulla necessità di recuperare la dimensione etica e al tempo stesso enigmatica della bellezza, che fosse naturale o artistica. Questa scintilla è poi divampata nel mio cuore e nella mia mente a contatto con la “rivoluzione” estetica nella chiesa del Cammino Neocatecumenale (che nel Redemptoris Mater esprime la propria anima vocazionale), la quale ha avuto degli effetti sbalorditivi su di me, soprattutto durante il periodo di permanenza nel seminario. La concezione strutturale di quel luogo, infatti, non era solo e meramente liturgica, ma scandiva l’intero arco della giornata donando un aspetto sensoriale sublime anche ad ambienti come refettorio, dormitorio e spazi comuni… Chiusasi quella parentesi in Belgio e tornato a Foggia, ho potuto constatare la mancanza di estetica nelle opere umane e in particolare nel centro sociale, umano e cristiano più importante, cioè la Famiglia, il focolare domestico, la Domus Ecclesiae. L’inesorabile processo di scristianizzazione e la perdita di valori che sta minando le fondamenta anche etiche delle persone ha generato in me una domanda: “Come è possibile arrivare a queste persone?” A quel punto è intervenuto lo Spirito che mi ha ispirato nella scelta di “visitare” silenziosamente le case della gente comune e proporre una bellezza che parli di Dio e suscitare così interesse e stupore in un ideale viaggio alla ricerca di un “bello” eterno e non effimero. La Via della Bellezza è un’esperienza da vivere, una relazione da intessere e da nutrire con il Cristo, che pure non si pone davanti a noi come un personaggio sepolto nella storia, ma come il Vivente.
In che modo la visione teologica di bellezza combacia con quella psicologica?
Questo scritto sarà un “incontro”, un dialogo sulla “vera” Bellezza, esplorata secondo diverse prospettive. Due prospettive scientifiche sulla carta molto lontane tra loro ma che nell’intimità della Bellezza e del corredo di emozioni e valori che essa porta in eredità trovano punti forti di contatto. E a far da sfondo abbiamo un fruttuoso incontro tra la psicologia e la teologia, sfere che toccano l’essere umano nel profondo della propria anima. Le note di questa sinfonia suoneranno ognuna nella propria tonalità, eppur l’obiettivo è quello di raggiungere una composizione armonica.
Sarà per il lettore un “cammino” lungo una strada che avrà numerosi spunti di riflessione, ma soprattutto fulcri di incontro fra due discipline che recentemente hanno iniziato una collaborazione incentrata sull’Amore. Tutte queste riflessioni vogliono elicitare un “senso nuovo”, stimolarci alla presa di consapevolezza, ma soprattutto al movimento. Ci si muove e si corre in questa cultura che a tratti appare vuota, povera, ma, se ci fermiamo un istante, siamo in grado di scorgere una piccola “via”. Entrambe le discipline hanno un’ interesse comune “il bene profondo dell’uomo”. Da una parte la sfera spirituale e dall’altra quella psico-mentale, insieme si completano unendo così la “Fides” e la “Ratio”.