Beato Vittore III – Il Papa della Meditazione e della preghiera

Introduzione

Oggi siamo negli anni Duemila, e ancora oggi non ci rendiamo conto

di quale grande benedizione sia per il mondo,

l’avere tanti monaci nel mondo che pregano e meditano per il bene dell’umanità intera.

Il Monachesimo ha illuminato la chiesa in ogni tempo, e lo ha fatto con le preghiere e con le meditazioni ascetiche dei suoi monaci.

I monaci hanno dato alla chiesa quella luce eterna di maestosa grandezza che la chiesa cerca da sempre, e lo fa attraverso la parole di Dio, contenuta nel santo Vangelo.

Anche un monaco può diventare Papa, anzi è proprio la forte preghiera e la grande meditazione dei monaci di tutto il mondo, che aiutano da sempre lo spirito santo a compiere scelte giuste e coraggiose, per poter portare al Soglio di Pontifico un uomo di grande preghiera, proprio come lo fu per il monaco Deuferio Epifani del Zotto, chiamato anche con il nome di: “ Desiderio da Montecassino “

 Così era chiamato in gioventù il futuro Papa Vittore III, al quale piacevano particolarmente l’arte la bellezza delle opere dei grandi artisti, che rendevano grande la santità di Dio nel mondo.

Al futuro Papa piaceva l’ispirazione, era attratto da quel tocco celestiale che il cielo donava  a questi artisti nel riportare alla perfezione, tutti i tratti particolari dei santi delle statue e delle opere cristiane.

La chiesa di ogni tempo, ha bisogno di uomini amanti della preghiera e della meditazione contemplata.