In Brasile c’è la Chiesa Trans. Un abominio!

In Brasile vi è l’icona di un transgender, una “pastora” trans che si fa chiamare Alexya Salvador e che in realtà è Alexander, ma a Sao Paolo è ormai conosciuto come la “diaconessa” della Chiesa della comunità metropolitana che si propone lo scopo principale di essere una religione ad uso e consumo della comunità Lgbt.

Ciò che dice quest’uomo o meglio questo trans, è veramente una grave blasfemia, lui sostiene testuali parole” Gesù Cristo è stato il primo uomo trans”. Una frase del genere si fa fatica pure a leggerla.

Secondo tale “pastora” la Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, non sono 3 persone distinte e separate ma sono 3 generi, per cui affermato tale follia, Alexander incalza dicendo “Gesù aveva genere divino, giusto? Quindi quando è disceso sulla terra ha iniziato a prendere il genere umano. Quindi Gesù può essere trans e io non potrei?”.

Siamo veramente alla follia. Basti pensare che la chiesa protestante di cui fa parte il transgender, chiamata “Chiesa della comunità metropolitana” (Icm) è stata fondata nel 1968 a Los Angeles da Troy Perry, attivista omosessuale che fondò la sua Chiesa con un orientamento “evangelico e liberale” nei confronti della comunità Lgbt.

Rita Sberna