Gabriele Cianfrani e il suo“ Dialogo sulla fede”
Questa sera parleremo di fede o meglio ancora “dialogheremo sulla fede” e su tutte le realtà teologali che ne fanno parte: l’esistenza e l’importanza della figura di Maria, gli angeli, il bene e il male ecc …
Lo faremo con l’autore di un libro molto interessante dal titolo “Dialogo sulla fede” edizioni Tau editrice.
Lui è il giovanissimo Gabriele Cianfrani, laureato in Igiene dentale presso la facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’Università “La sapienza” di Roma.
Ha studiato musica, attualmente studia Scienze Religiose presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, i suoi interessi lo portano ad approfondire l’apologetica e la mistica cristiana.
Nel tuo libro inizi ponendo delle domande di una certa profondità ed importanza al lettore: chi siamo? Da dove vengo e dove vado? E la morte? Che risposte hai trovato?
Una sola risposta: “Noi tutti siamo figli di Dio”. Tale risposta è intesa creaturalmente, non sacramentalmente, dato che si diviene figli di Dio in pienezza col Battesimo. Non si dà morte se non si dà vita, ma ciò non vale al contrario. Se inizialmente vi fosse stato il nulla, nulla ora ci ritroveremmo, dato che il nulla è assenza totale di tutto, compresi gli atomi e l’universo subnucleare. Il nulla non è. Ma se il nulla non è, la morte, per esserci, non può venire dal nulla, ma da una esistenza, da una vita. Se la morte coinvolge noi esseri nel mondo materiale, occorre che vi sia una realtà trascendente ed eterna e che non sia soggetta alla morte di nessun tipo, che mediante un atto creativo ha conferito l’esistenza a tutto il resto, di cui noi possiamo fare esperienza. Tale atto implica una persona dotata di intelletto sommamente: Dio. Dio è, il nulla non è, noi abbiamo consapevolezza di ciò che è, non di ciò che non è. Sarebbe più sensato parlare di ciò che è anziché di ciò che non è. Dio è eterno, ma almeno è; il nulla anche sarebbe eterno, ma non è. Alla fine, o Dio o il nulla, se non si volesse sfociare nella contrarietà. Ma il nulla è assurdo.
Com’è nata in te l’idea di scrivere questo libro così impegnativo?
Dal percorso di fede, poiché vi sono stati degli argomenti in particolare che mi hanno colpito molto, per non dire che mi hanno davvero segnato dal punto di vista dell’esperienza… Quindi il motivo principale è quello di cercare di dar ragione della mia speranza, così come esorta San Pietro (cfr. 1Pt 3,15).
Quindici anni fa è iniziato il tuo percorso di fede grazie all’incontro con un frate. Ci racconti?
Era la fine del 2004 per essere precisi e tutto avvenne nello studio di mio padre, che è odontoiatra. Inoltre, mi trovavo in un momento particolare della mia vita durante il quale il Nemico stava muovendo bene i pezzi della scacchiera fino a giungere allo scacco, ma Dio fece scacco matto! Proprio in quel tempo, presso lo studio di mio padre, conobbi il frate di cui ho fatto cenno nel libro. Da quel momento tutto cambiò. Certo, non repentinamente e lui sapeva il rischio che stavo correndo, ancor più per il suo ministero di esorcista, ma sapeva cosa fare, ossia lasciò fare a Dio. Lui si chiama Fra Pio Maria Ciampi e da quel momento divenne il mio padre spirituale, con mia immensa gioia e gratitudine a Dio, alla mia famiglia e in tal caso soprattutto a mio padre, che si rese strumento per questo incontro unico nella mia vita.
C’è un capitolo dedicato alla “vita”. Che cos’è la vita per te?
E’ ciò che di più prezioso sia stato donato all’uomo. Certamente vi sono situazioni davvero complicate, su cui è molto difficile esprimersi e dunque non è bene esser superficiali, ma in sé, la vita, è ciò che ci permette di esistere e di deciderci per Dio.
L’esistenza del bene e del male è una realtà che vediamo ogni giorno. In questo capitolo hai scritto che oggi più che mai il male agisce indisturbato per mezzo di leggi politiche. Ritengo questo tema molto interessante …
Non ho trattato il tema del male in modo antropologico, sarebbe un lavoro immenso e sinceramente non mi compete, almeno al momento. Beh penso anzitutto all’aborto. L’aborto, per quanto lo si voglia definire dolcemente, è un omicidio vero e proprio, è uccisione di una persona umana. Già lo zigote ha in sé la vita! Ora, se l’omicidio è un crimine e l’aborto è un omicidio, l’aborto è un crimine. Ne viene fuori che vi sono due leggi che sono contrarie tra loro… eppure ci sono. Penso al caso Alfie Evans, che sembra aver assistito ad una sorta di dittatura. Attenzione, la politica in sé può davvero rivelarsi il più grande strumento di carità umana, ma come ogni strumento dipende dall’utilizzo che se ne fa.
Perché agisce il male e quali sono i metodi occulti?
Il male in sé è un mistero, ma indicato come persona e dunque con Lucifero o Satana – sempre lui è –, non è altro che il contrario di Dio. Ma ricordiamo che lui è sempre una creatura. Ciò che vuole Dio non lo vuole Satana. Se Dio vuole per l’uomo la beatitudine eterna, Satana vuole invece la dannazione. Tutto ciò che viene da Dio è odiato da Satana, e se vogliamo, egli odierebbe anche se stesso in quanto è creatura di Dio. Che si sia pervertito è un conto, ma è stato creato buono. Ciò da cui occorre stare lontani è indiscutibilmente il mondo dell’occulto, nel quale rientrano diverse pratiche: la divinazione (astrologia, cartomanzia, chiromanzia), il maleficio, la magia (bianca, nera, rossa, anche la pratica per togliere il malocchio), lo spiritismo ed altre, fino a giungere nell’abisso più oscuro che è il satanismo in tutte le sue forme.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica è molto chiaro, dal numero 2111 al numero 2117.
L’uomo è dotato del libero arbitrio. Il concetto di libertà viene espresso chiaramente nel catechismo della chiesa cattolica. Puoi ricordarci quanto scritto?
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica e precisamente dal numero 1730 al 1742, viene trattata mirabilmente la libertà dell’uomo. La libertà risiede nella ragione e nella volontà; l’uomo può compiere azioni deliberate ed è in grado di disporre di sé. Inoltre la libertà è una forza di crescita e maturazione verso la verità e la bontà. Questo implica anche la possibilità di sbagliare, per cui l’uomo è responsabile delle sue azioni, ma la perfezione della libertà la si trova in Dio. Inoltre, vorrei aggiungere che la libertà implica la volontà e viceversa.
Dio però si è preso una rivincita creando inimicizia tra la donna e il serpente. Questo significa che sarà Maria a sconfiggere il nemico?
Il Nemico è già sconfitto da Cristo, ma Maria chiuderà definitivamente la partita con la sua firma! E’ la donna del trionfo di Dio! Se Dio ha scelto Maria per venire a salvarci, chi siamo noi per farne a meno?
C’è un bellissimo capitolo dedicato alla Vergine Maria, la Madre di Dio, la donna del sì …
La donna del “sì”! Questa frase compendia tutto! Maria è la donna del sì a Dio che ripete sempre quel “fiat” grazie al quale tutto cambiò… e per sempre!
Mi colpisce che in questo libro hai messo in risalto l’importanza del ruolo dell’angelo custode, una figura dimenticata o addirittura ritenuta “fiabesca” …
E’ vero, non solo è una figura dimenticata ma anche pensata male o pensata come appartenente al mondo della fantasia. Ma oltre alla Scrittura, la vita di santi noti attesta fortemente la presenza di tale figura. L’Angelo Custode è una persona ben precisa di natura puramente spirituale e non un’energia o emanazione di chissà cosa. Egli è realmente e incessantemente presente accanto a noi.
C’è qualcosa che in particolar modo ti preme e vuoi dire ai lettori del tuo libro?
Anzitutto ringrazio di cuore tutti coloro che hanno letto il mio libro o che lo stanno leggendo. Poi vorrei aggiungere che le prossime copie richieste nelle librerie avranno all’interno il foglio di Errata-Corrige in merito all’espressione di qualche passo, che avrei voluto esprimere diversamente ma che purtroppo mi è sfuggito. Grazie!
Servizio di Rita Sberna