La guarigione di mia nonna, mi ha condotto alla fede. Oggi sono uno scrittore e parlo di Dio

La guarigione di mia nonna, mi ha condotto alla fede. Oggi sono uno scrittore e parlo di Dio

Abbiamo intervistato lo scrittore e amico, nonché collaboratore di Cristiani Today, Andrea Pagnini, che nel corso della sua carriera ha avuto la grazia e la bravura straordinaria di aver scritto più di 60 libri, tra vite dei Santi, preghiere e Papi.

Lui è molto devoto a San Giovanni Paolo II che tutt’oggi lo accompagna nelle scelte della sua vita.

Ma com’ è capitato a molti, anche Andrea ha risposto alla chiamata di Maria e la sua vita è cambiata per sempre.

 

Andrea esattamente quando e come inizia la tua conversione?

Era la notte del 23 Novembre 2004, io ero lontanissimo dalla chiesa e dai Suoi insegnamenti, ma quella notte avvenne qualcosa che cambiò per sempre la mia vita.

Chiesi a Gesù che non conoscevo la guarigione di mia nonna, promettendogli che se gli avesse fatto un miracolo, sarei andato a messa tutti i giorni della mia vita, e gli avrei dedicato tutta la mia esistenza.

Quella notte ero in ginocchio nelle scale di casa, e mi tornarono alla mente le parole che lessi in una statua di Padre Pio (Che non conoscevo) davanti all’Ospedale di Pesaro.

“Prega e spera, agitarti non serve a nulla “.

E pur non conoscendolo, presi in parola questo frate, e quando feci questo voto, sentì dentro di me un calore straordinario, ero veramente felice, le lacrime non scendevano più, provai un amore immenso per ogni singola e minima creatura per il Creato, ricordo ancora perfettamente a distanza di quasi 13 anni, quel momento di luce che Dio mi donò con amore.

Mia nonna quella notte guarì, e da lì tutto ebbe inizio, il pomeriggio seguente, era il 24 Novembre 2004 partecipai alla messa delle 17, nella Chiesa di Tavullia in provincia di Pesaro, dedicata ai Martiri San Pio e San Lorenzo.

 

Ci racconti com’è arrivata la chiamata di Maria a Medjugorje?

Giugno 2012, me ne stavo bello rilassato e sereno in casa di mia nonna, come solito alle 14 con il Rosario in mano per pregare, quando mi si presenta alla porta di casa, una donna di 34 anni, mai vista e mai conosciuta, mi dicono che è mia cugina di secondo grado.

Entrò in casa si presentò e mi disse, “Andrea è ora che andiamo a Medjugoje, Mercoledì mattina partiamo “.

Io restai un pò stupito e le risposi che era impossibile perché era Venerdì pomeriggio e non conoscevo la strada.

Lei con uno sguardo molto sereno e rassicurante mi rispose che c’avrebbe pensato lei.

Il Mercoledì seguente dopo 13 ore di viaggio, alle 16 eravamo a sedere nella spianata dietro la Chiesa di san Giacomo a Medjugorje.

Era tutto molto chiaro, la Madonna mi voleva la, e la mi aveva portato grazie a mia cugina.

Tutto molto semplice, e se mi chiedete se ho visto o sentito qualcosa di luminoso o di mistico in quel luogo, forse vi deluderò, ma la sola cosa meravigliosa che ho visto e sentito, è la presenza vera e viva di Gesù e di Maria nella bontà e nell’accoglienza che ti offrono le povere persone di quel luogo, che mi trattarono come se mi conoscessero da sempre, come un figlio amato e coccolato.

Questa è la verità di Medjugorje, la bontà del cuore di quelle meravigliose persone.

 

Ci parli della tua devozione a San Giovanni Paolo II. Perché ti senti legato a Karol Wojtyla?

E’ più facile da vivere che da scrivere il mio rapporto quotidiano con la figura meravigliosa di Karol Wojtyla.

Di questo grande santo contemporaneo posso solo dire che ha cambiato la mia vita, ma non facendo cose eccezionali, con dei segni straordinari, prodigi ineguagliabili come si vedono nei film, NO! Nulla di tutto ciò.

Il Papa con Gesù e Maria hanno cambiato la mia vita, e lo hanno fatto in maniera semplice, facendomi commuovere per le piccole cose, e facendomi prestare più attenzione al bene delle persone, e quando dico il bene, significa che ho imparato ad offrire anche solo una parola di conforto a chi è avvilito e a chi sta poco bene.

Karol è un grande uomo di Dio, e che poi sia diventato il Papa che ha cambiato il mondo, questo lo dobbiamo esclusivamente alla grazia di Dio, che si è commosso per i Suoi figli nel mondo vinti dal peccato, e ha mandato alla guida della Sua creatura terrena, la santa Chiesa Cattolica, un uomo molto povero che ha saputo ascoltare e risolvere i tanti problemi della gente, e l’ha saputa riportare alla grazia di Dio.