Nuovo Dcpm di Conte: per le Messe non cambia nulla

Il periodo continua ad essere segnato dalla pandemia. Vediamo alcune precisazioni da attuare in chiesa.

 Il Premier Giuseppe Conte, ha firmato un Dcpm il 24 ottobre, per ciò che riguarda l’accesso alla Chiesa non cambia nulla. Il decreto conferma già, ciò che è in vigore per quando riguarda l’accesso alla Chiesa e ai sacramenti.

Nello specifico vediamo cosa prevedono i due “commi” del decreto che riguardano la chiesa:

L’articolo 1, comma p, precisa che “l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone. Tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Al comma q, il Dpcm conferma che “le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo. E dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, a 7”.

Indicazioni della CEI da seguire in tempo di Covid

Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei, ricorda che l’uso dei guanti per il ministro della Comunione, non è obbligatorio ma deve igienizzarsi accuratamente le mani.

Le cresime possono essere celebrate ma in questa fase, l’unzione può essere fatta utilizzando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando.

La stessa cosa vale per l’unzione dei malati e per i battesimi.

I cori e i cantori sono stati reintrodotti, ma i componenti dovranno tenere una distanza laterale di almeno 1 metro o 2 metri, tali distanze potranno essere ridotte soltanto ricorrendo a barriere fisiche.

Matrimoni

I matrimoni possono essere celebrati, gli sposi durante la celebrazione potranno non indossare la mascherina.  Durante lo svolgimento delle funzioni religiose, non sono tenuti a tenere il distanziamento sociale con i propri familiari (conviventi o congiunti).

Niente scambio della pace, niente uso dell’acqua benedetta, sono alcune delle norme igieniche attuate dall’inizio della pandemia.

Ovviamente queste disposizioni potranno subire delle variazioni in base all’andamento del virus e ai luoghi e persone coinvolte.

Ad esempio al Cimitero di Santa Maria Capua Vetere, la tradizione della messa del primo novembre presieduta dall’Arcivescovo di Capua, Salvatore Visco, quest’anno non si celebrerà a causa dell’emergenza coronavirus.

Anche a Seregno sono state sospese le messe e il catechismo a causa di due sacerdoti risultati positivi al Covid 19.

Comunque i fedeli italiani potranno stare tranquilli perché in merito a questo nuovo decreto ormai in vigore da lunedì 26 ottobre, per ciò che riguarda la vita nelle parrocchie, tutto rimarrà come prima con le dovute misure di sicurezza ma la Santa Messa continuerà ad essere celebrata.

Fonte. Gaudium Press di Rita Sberna