Padre Matteo d’Agnone, un grande esorcista morto la notte del 31 ottobre

Padre Matteo d’Agnone, un grande esorcista morto la notte del 31 ottobre

Ci puoi raccontare qualche episodio di lotta che Padre Matteo ha vissuto contro il demonio?

Padre Matteo riusciva a capire sempre quando c’era l’opera del demonio, per esempio nel mio libro riporto l’episodio di un momento in cui il demonio si era insinuato in un’immagine sacra e faceva credere che fosse la Madonna a lacrimare quando in realtà era lui a fare questo scherzo tenebroso.

Poi Padre Matteo si accorse che era opera del demonio perché grazie al suo discernimento lo Spirito per rivelazione diretta gli fece capire che in quella chiesa, la notte accadevano dei riti orgiastici. Padre Matteo da subito riusciva a capire se una persona era tormentata dal demonio o aveva dei disturbi psichici.

 

Dopo la sua morte sono successi degli avvenimenti straordinari d’innanzi alla sua tomba, infatti è morto in odore di santità. Cosa è successo esattamente?

Lui è morto il 31 ottobre 1616, (la notte dedicata ormai ad Halloween, purtroppo). Il demonio negli esorcismi ha ammesso più volte che Padre Matteo morendo proprio la notte del 31 ottobre, sarà conosciuto ancora di più, che la sua beatificazione è rallentata a causa dei suoi giochetti tenebrosi e che Padre Matteo morendo proprio nella notte di Halloween, gli ha guastato la festa.

Per molti, ancora oggi, la notte di Halloween è semplicemente “dolcetto o scherzetto” e invece sappiamo che è il Capodanno esoterico, la notte dove vengono fatti sacrifici di animali e peggio, anche umani. E’ la notte dei riti!

Per provvidenza di Dio, Padre Matteo d’Agnone muore proprio in quella notte affinchè la sua celebrazione e ricorrenza, ogni anno, disturbi e sconquassi la festa del maligno.

Padre Matteo è morto in odore di santità.

Qualche giorno prima era ammalato (all’epoca aveva 53 anni) e si pensò di farlo andare nel convento di Serracapriola per l’aria e il clima pulito.

I frati cappuccini, avevano la consapevolezza che da loro in convento stesse arrivando un santo per cui iniziarono a cantare il “Te Deum”, come ringraziamento che un santo arrivasse da loro per lasciare questa terra proprio in quel luogo.

Padre Matteo sentendo il Te Deum disse ai cappuccini di cantare il “Teo profundis” perché sapeva bene che gli aspettava la morte. Infatti poi morì durante le preghiere con le braccia alzate verso il cielo.

Anche dopo la sua morte, avvennero una pioggia di miracoli e di grazie d’innanzi la sua tomba.

Per esempio avviene il fenomeno della “lievitazione delle foto”, cioè alcune foto poggiate sulla lapide di Padre Matteo, inspiegabilmente rimangono attaccate e durante un esorcismo il demonio ha svelato che le foto di coloro che rimangono attaccate sulla lapide, sono le persone per le quali Padre Matteo intercede in modo particolare.

In quel convento ci sono stati sette santi, tra cui anche Padre Pio, infatti è un luogo dove si sente una grazia potente.

Il convento è intitolato a Padre Pio giovane e alla Madonna delle Grazie ed è famoso anche per i pellegrinaggi sulla tomba di Padre Matteo. Quando una persona è disturbata, devono spingerla di forza dentro perché non riesce ad entrare talmente c’è una grande potenza in quelle ossa e in quelle reliquie sante di Padre Matteo.

Servizio di Rita Sberna