A Pesaro, un corso per costruire bambole voodoo per bambini

A Pesaro, un corso per costruire bambole voodoo per bambini

E’ veramente #scandaloso ciò che sta accadendo a #Pesaro in questo momento, la città protesta contro l’organizzazione che ha deciso di organizzare la festa di #halloween per #bambini al Palazzo Mosca con una serata da brivido ai musei civici.

Ecco il programma “da brivido”: Si comincia con esperienze, racconti e quesiti tra bambole, feticci e storie di occhi perduti; alle 20, cena dei piccoli vampiri assetati con pic-nic e bevande color sangue e alle 21, laboratorio in cui si andrà a costruire niente meno che una bambola voodoo. Ci rendiamo conto?

La cosa più scandalosa è che in pochi minuti dal lancio dell’evento, si è registrato il tutto esaurito, in meno di mezzora all’iniziativa organizzata per Halloween dal museo pubblico più importante della città.

Ma questa gente sa che cos’è un rito voodoo? Sa che non è un gioco e che non lo è a maggior ragione per bambini? Sa che un rito voodoo è un vero e proprio maleficio architettato con l’obiettivo di nuocere anche a morte, contro una persona specifica?

Gli organizzatori sanno che ci sono centinaia di esorcisti che ogni anno si ritrovano ad esorcizzare grandi e piccoli che prendono parte a questi riti occulti?

Uno degli organizzatori della mega festa al museo ha risposto pubblicamente ad un utente facebook che si era lamentato sul social, scrivendo “Qui ai musei le attività sono propedeutiche alla scoperta del patrimonio culturale, ed è consuetudine che ad Halloween i titoli delle attività evochino il mondo dell’horror. Dolcetto o scherzetto?”.

Ma di quali attività propedeutiche parlano? Adesso giocare a fare malefici è un’attività propedeutica?

Tra le responsabili delle attività ricreative svolte ai Musei Civici, c’è Michela Gaudenzi che afferma «Sono laureata in Scienze della Formazione, con specializzazioni sia in didattica nell’arte che in attività rivolte alla disabilità. E’ chiaro – osserva Gaudenzi – che i bambini non berranno sangue, ma spremuta d’arancia». Adesso che la Gaudenzi ha chiarito questo, siamo tutti più tranquilli! Ma stiamo scherzando??