Roberto Bignoli : “Quando la famiglia è minacciata, noi reagiremo!”

Abbiamo intervistato in occasione del Family Day e delle varie problematiche affrontate, Roberto Bignoli, cantautore di musica cristiana e grande sostenitore della fede.

Qual è la tua posizione sulle adozioni di bimbi da parte di coppie omosessuali?
Vorrei subito iniziare con una bellissima frase di Giovanni Paolo II: “Quando la famiglia è minacciata noi reagiremo”. In questo caso, la famiglia è minacciata da questa legge diabolica del Decreto Cirinnà.
Non reagiremo con la minaccia e la violenza, ma attraverso una forza che nasce dall’amore di Cristo. La nostra forza è la fede, siamo un popolo numeroso e siamo convinti delle nostre idee, e di salvaguardare la famiglia quella unica: marito e moglie, uomo e donna che hanno dei figli, che sono il frutto dell’amore e che non possono essere considerati come una sorte di merce da vendere o da svendere solo per un egoismo personale che non ha radici fondate ma sembra essere una sorta di sfida alla famiglia, noi stiamo assistendo ad un atto distruttivo dei valori morali, etici, costituzionali e religiosi e quindi ci sentiamo in dovere e in coscienza di volere sostenere e difendere la famiglia come dono totale di Dio e della Società.

Da cattolico cosa pensi del matrimonio tra coppie dello stesso sesso?
Da cattolico e da cristiano ho rispetto per tutti, e non voglio giudicare le diversità, anche perché essendo un disabile, “un diverso” , capisco la sofferenza che si può vivere , quando questa “diversità” pesa sul quotidiano e su alcune scelte ma il fatto di prendere coscienza di questo , non ci permette di avere atteggiamenti o comportamenti ingiustificati, ma dobbiamo imparare a essere coerenti e accettare anche le diversità e come tali viverle, senza dover a tutti i costi diventare dei casi !
Personalmente ho imparato ad accettare la mia diversità e oggi per grazia del Signore la vivo come un dono, ma accetto e comprendo anche chi non la pensa come me e pertanto posso comprendere anche la sofferenza di chi è omosessuale, o di chi vorrebbe unirsi tramite unioni civili, pensando che possano esistere “nuove famiglie” perché quello che conta è l’amore (anche se non ho ben capito che tipo di concetto abbiano di amore) ma li rispetto e non li giudico, ma la famiglia è molto più di un rapporto di coppia di innamorati , è un dono prezioso ed è provato da studi che per la crescita di un figlio è indispensabile la figura di una madre e di un padre, già nella normalità i figli hanno problemi se questo equilibrio viene a mancare, non posso pensare che un bimbo possa crescere già in partenza amato, e sostenuto, non da un papà ed una mamma ma due papà o da due mamme.
Che futuro avrebbero questi figli? Quando cresceranno si porranno delle domande?
Non ho la sfera di cristallo per poter dire che futuro avranno questi figli ma sicuramente sarebbero il frutto di una distruzione quella della famiglia e non sono altro che il cattivo gioco di un avversario che sta cercando in tutti i modi di distruggere la famiglia e noi coscienti di questo inganno non possiamo permettere di stare in silenzio ma dobbiamo manifestare il nostro disaccordo!
Credo che Giovanni Paolo II, sia stato molto chiaro sul tema e quindi desidero ricordare ancora una volta le sue parole , per sottolineare la gravità della ideologia che ci viene continuamente sottoposta: Quando la famiglia è minacciata, ci alzeremo e reagiremo con l’amore e la nostra fede, per testimoniare la bellezza e la grandezza della famiglia, come un grande dono di Dio”.

Servizio di Rita Sberna

Foto di Giovanni Certomà