San Giovannni Paolo II- La sofferenza che salva la chiesa e il mondo
San Giovanni Paolo II è ricordato come il Papa che non ebbe vergogna della Sua sofferenza terrena, ma la volle mostrare al mondo così com’era, senza trucchi ne inganni, e diede tutto se stesso fino alla fine dei suoi giorni terreni.
Diede proprio tutto il Papa, per la nostra conversione, per farci fare questo Benedetto incontro con Dio, tanto che volle sempre mostrare il Suo dolore in mondo visione.
Si mostrò così com’era, piegato nelle sue sofferenze, in quei dolori fisici che non gli permettevano più nemmeno di parlare, e tutto questo per farci capire che la sofferenza umana e talora quella spirituale, è la sola cosa che ci avvicina davvero alla santità di Gesù Cristo.
Il Papa ha molto sofferto, ma non si lamentava di questa enorme ed atroce sofferenza, poiché pensava e credeva che fosse giusto offrire tutto per la riparazione degli innumerevoli peccati del mondo, ma poi pensandoci bene, se tutta questa sofferenza non la offre il Sommo Pontefice, per salvare tutte le anime del mondo, chi la deve offrire ?
Il Papa non si riteneva santo anche se in verità, i segni della Sua Santità era gia ben visibili durante tutta la Sua intera esistenza.
San Giovanni Paolo II aveva capito che il solo modo per evangelizzare il mondo, era quello di dare a tutti i popoli una testimonianza vera, e siccome che Gesù Cristo aveva molto sofferto per il calvario della Croce, anche il Papa avrebbe dovuto soffrire per amore di Dio.
Ma la sofferenza non deve essere vista come una condanna dal cielo, perché no lo è.
La sofferenza al contrario è una porta che Gesù ci apre per conoscere più da vicino il Regno dei cieli, così che chi ci vive accanto può meglio comprendere quali siano le belle realtà del Paradiso è che cosa ci aspetta nell’altra vita, quando noi tutti chiuderemo gli occhi e gli riapriremo nel pieno splendore della Sua Gloria infinita.