Manuel Morales, messicano di Mesillas, compendiò in sé tutte le virtù del laico cristiano impegnato nella vita, nella famiglia, nell’apostolato. Dall’Eucaristia vissuta e adorata trasse la forza per essere un padre gentile e uno sposo fedele, ma anche per battersi, in quanto membro dell’Associazione Cattolica della Gioventù Messicana e presidente della sezione di Chalchihuites della Lega Nazionale in Difesa della Libertà Religiosa, contro le leggi che avversavano la religione cattolica. Il 15 agosto 1926 venne a sapere che il suo parroco, don Luis Batis Sáinz, era stato arrestato. Radunò alcune persone per andare a chiedere la sua liberazione, ma venne a sua volta sorpreso dai soldati. Lo stesso giorno venne fucilato, insieme a don Batis e ad altri due collaboratori della parrocchia di Chalchihuites, i cugini Salvador Lara Puente e David Roldán Lara. Aveva ventinove anni.
Carissimi fratelli in Cristo , il cammino che stiamo conducendo , ci sta introducendo in vari aspetti della santità , che non è vita di preghiera sterile e monotona , ma fertile ,che produce frutto in un impegno sociale e civile che testimoni il nostro essere cristiani , che non è frequentare luoghi religiosi per rinchiudere tutto in mura , ma che è fare esperienza di un Gesù vivo nella liturgia e nella preghiera , per testimoniare il Cristo Risorto nel mondo , trasformandoci in preghiera vivente , senza mai trascurare l’incontro nell’orazione personale e silenziosa. E’ quello che ha incarnato Manuel Morales nella sua esistenza ed è proprio per questo , che la sua testimonianza gli è costata il prezzo del suo sangue . Anche sull’amore verso i sacerdoti è stato segno luminosissimo per i nostri tempi , in cui i sacerdoti sono per la maggior parte giudicati o classificati nelle categorie peggiori della società , grazie anche ai mezzi di comunicazione , che rarissime volte riportano quello che fanno i sacerdoti della Chiesa Cattolica per la società .Manuel Morales radunò delle persone per andare a chiedere la liberazione del suo parroco e per questo fu fucilato . Il contrario del nostro atteggiamento , dove ci riuniamo solo per giudicare l’operato , magari non monotono del nostro sacerdote e per questo alzando la pietra della superbia cerchiamo in tutti i modi di parlare male di lui . Carissimi , come ci dice la Regina della Pace , quando i sacerdoti non si comportano bene nei nostri confronti , è inutile parlare male , diffondendo la zizzania e recando male nelle anime dei fedeli ,al contrario è utile chiudersi nella propria stanza e consacrarlo a Maria pregando per lui il Santo Rosario . I sacerdoti oggi hanno bisogno di amore e preghiera ed è proprio questo che li manca , nonché la causa nascoste dei loro sbagli . Al contrario di giudicare i sacerdoti , mettiamo a disposizione dell’intera comunità ecclesiale i nostri talenti e aiutiamo il sacerdote nel difficile compito , trasportando tutta la carica che prendiamo NECESSARIAMENTE DALLA PREGHIERA E DALL’INCONTRO PERSONALE CON CRISTO VIVO , nella vita comunitaria con un apostolato attivo che sappia diffondere la bellezza dell’incontrare il Messia e che renda la comunità un luogo di incontro di vite toccate dal medesimo sguardo , che non abbiano paura di incontrare lo sguardo sfigurato e sofferente dell’altro fratello bisognoso della conoscenza di Dio e di Amore .Su questi tre temi vorrei che meditaste in questa settimana , accompagnando la meditazione con opere di carità concrete : AMORE VERSO I SACERDOTI , APOSTOLATO ATTIVO IN PARROCCHIA E PREGHIERA. Buon cammino carissimi .