Il tumore è inoperabile ma la colletta del paese lo salva!

Il tumore è inoperabile ma la colletta del paese lo salva!

Quando la #generosità arriva a grandi #cuori … si ottengono #miracoli!

Aveva un sarcoma all’addome: sono stati raccolti 546mila dollari per l’operazione «impossibile» a New York. Questa è la storia di Orlando Fratto, 35 anni, condannato da un tumore inoperabile, ma grazie all’operosità e alla generosità del suo paese si è salvato riuscendo ad effettuare quell’operazione costosissima.

Grazie a Dio e grazie ai suoi paesani, il tumore non c’è piu’, ed il guerriero, come lo chiamano tutti, è tornato ancora pià forte di prima.

Orlando è nato a Soverato in provincia di Catanzaro, un paese di 10mila anime che in pochi mesi ha racimolato 70mila euro solo per lui: mercatini, partite di calcio, spettacoli. Senza dimenticare la busta con 560 euro raccolti dai bambini della scuola di catechismo di Davoli Marina. «Stento a credere a quello che è successo, la gente ha partecipato in un modo incredibile aveva dichiarato Orlando poco prima di affrontare la costosa operazione Sono arrivate donazioni da persone che non ho mai conosciuto. Questo fatto, la mia malattia e la generosità collegiale, ci ha fatti diventare tutti persone diverse»

Riportiamo ciò che ha scritto il Giornale.it per capire meglio come sono andate le cose. Partiamo dall’inizio. Orlando vive in riva al mare con la passione per la sua fidanzata Cristiana e per la pesca. Lavora in un ristorante. Nel 2016 l’infausta diagnosi, un sarcoma alla gamba. Operato a Milano starà bene un anno e mezzo. Poi la ricaduta, la massa ora occupa parte dell’addome, per i chirurghi è inoperabile. Racconta il fratello Francesco «che grazie a un farmaco il tumore resta stabile per mesi». Poi però subentrano i ricoveri di urgenza per le occlusioni intestinali. A novembre gli danno due settimane di vita, ma nel frattempo era già scattato il tam tam solidale: Cristiana scopre che a New York, al Columbia University Medical Center, opera il chirurgo giapponese Kato Tamoaki, pioniere dei trapianti multipli e di una tecnica di rimozione dei tumori addominali che ha del fantascientifico. Si asportano gli organi interessati dalle cellule maligne per lavarli in una soluzione chemioterapica, poi li si reimpiantano rigenerati. Tamoaki ha operato così con successo 11 malati. Per Orlando c’è un 30% di probabilità di sopravvivere.