La vita di Teresa Musco raccontata dal biologo Francesco Guarino

La vita di Teresa Musco raccontata dal biologo Francesco Guarino

Teresa Musco soprannominata da Gesù “Piccola ostia dell’ostia d’amore”, è stata una mistica stigmatizzata degli anni 40, vissuta a Caiazzo in provincia di Caserta.

Nel 1969 riceve le stigmate e nel 1976 all’età di 33 anni muore.

La sua vita è stata di grandi sofferenze fisiche e spirituali.

Ne parliamo con il biologo che l’ha avuta in cura per un periodo, il dottore Francesco Guarino.

Parliamo di Teresa e la sua famiglia. Teresa è nata in una famiglia numerosa e molto povera. Può parlarcene?

Teresa è nata il 7 giugno del 1943 a Caiazzo (CE) era la 5° di 6 fratelli vivi, altri quattro morti in tenerissima età.

La sua famiglia era poverissima, il papa grande lavoratore, dispotico, autoritario; la mamma semplice e sottomessa aiutava il marito nel duro lavoro del campo unica fonte di sostentamento per la numerosa famiglia. Tutti dovevano collaborare, anche la piccola Teresa che sin dall’età di 5 anni accompagnava la mamma con un cesto sulla testa a piedi attraverso i viottoli delle colline circostanti la città natia si recavano a vendere la verdura nei paesini viciniori.

 

Sin da piccolina le si manifesta la Madonna, addirittura le insegna a scrivere?

Il suo primo incontro con la Signora avvenne a 5 anni come lei scrive nei suoi Diari. La Signora, molto bella (così scrive) l’accarezza e le dice: “Figlia mia, io sono la tua Mamma celeste, che ti guiderà per la strada, che piace al mio diletto Figlio”

 In seguito, a causa dei tanti strani malanni che incominciavano a perseguitarla e a costringerla a letto, la Mamma celeste le insegna a scrivere perché vuole che lei scriva tutto ciò che le accade ed ancora dopo poco le insegna una strana lingua perché desidera parlare con lei nella sua lingua madre.

Teresa infatti parlava l’aramaico e siamo certi che tale fosse quel linguaggio strano con cui parlava con la Mamma Celeste perché nel 1971 Don Carlo De Ambrogio, esperto di lingue semitiche, nel farle visita le chiese l’autorizzazione di registrarla per studiarla e confermò che era aramaico antico.

 

Viene scelta da Dio per essere la mistica della sofferenza. Teresa aveva anche apparizioni del suo angelo custode?

La prima volta il 19 marzo del 1948 ella pregava nel buio della sua stanza quando sentì un fruscio di abiti, un angelo luminoso e bellissimo le si avvicinò, le fece un segno di Croce e le fese ripetere:“Gesù,e Maria, vi amo, vi dono la mia volontà, datemi in salvo tutta l’umanità”.

Il 21 marzo, l’Angelo custode le fece recitare la preghiera con lui e le disse: “Teresa, Gesù mi ha detto che devi pregare e offrire tutto per la salvezza delle anime del Purgatorio e per i peccatori; devi offrire tutto con molta gioia, senza mai avvilirti. Gesù vuole che tu preghi e faccia penitenza”.

La frequenza con l’angelo custode erano quotidiane. Ogni mattina, l’Angelo le faceva visita e la faceva pregare insieme a lui. Poi, le diceva: “Teresa, prega per i peccatori e per la salvezza delle anime; sappi che i peccati, che mandano le anime all’inferno, sono quelli impuri”.(5 aprile 1948)

 

Com’è l’infanzia di Teresa?

La mia gioia era quella di giocare, ma mi veniva negata” questo scrive nel suo diario per cui quando andava in parrocchia si sfrenava giocando e scherzando con le sue amiche e a volte eccedeva in qualche scherzo maldestro che se veniva a conoscenza del padre, erano per lei ceffoni e rimproveri. Era costretta a rimane in casa ad accudire il fratellino minore e alle faccende domestiche anche preparando il misero pranzo perché tutti erano in campagna a lavorare.

Quando iniziò a frequentare la scuola, un giorno ascoltò le maestre che parlando di lei dicevano che Teresa era diverse dalle altre bimbe. Si rammaricò tanto e si chiedeva perché la vedevano diversa, cosa avesse di diverso; ne parlò con due sue amiche chiedendo loro se la vedevano diversa e in cosa fosse diversa; le bimbe la rassicurarono dicendo: E’ perché quando noi andiamo a giocare tu vai a pregare!.

A volte la mamma la sapeva a giocare con le amiche, la cercava e la trovava nella chiesa poco distante dalla sua abitazione raccolta in preghiera.

 

Ci racconta quell’evento prodigioso in cui Teresa si bruciò un piede nel braciere e la Madonna glielo guarì?

Era il 9 gennaio del 1948, pioveva, faceva tanto freddo, il cielo era scuro. Nel pomeriggio mentre era da sola accanto al braciere si sentì venir meno, il tempo di chiamare la mamma e cadde svenuta con il piede nel braciere.

Si sveglio nel suo lettino con un atroce dolore al piede, la mamma lo curava alla meno peggio, dopo tre giorni il dolore era sempre più forte, quando le apparve (era la seconda volta) la Signora che le poneva sulle ferite una foglia di fava dicendole sorridendo: “La Mamma tua ti guarirà, sai calma.” e scomparve. La bimba disse alla mamma di procurarsi delle foglie di fave e con quelle in otto giorni guarì.