La vita di Teresa Musco raccontata dal biologo Francesco Guarino

La vita di Teresa Musco raccontata dal biologo Francesco Guarino

C’è anche un fatto prodigioso che riguarda una statua del Bambinello Gesù che le si anima…

In una visita fatta alla sorella in convento, una suora le regalò un piccolo bambinello che lei teneva avvolto in un fazzoletto. Un giorno sentì una voce dire: “Teresa mi ami”, capì che era il Bambinello che le parlava; fu il primo di tanti colloqui, quasi una catechesi, che il Bambinello iniziava con lei, per prepararla alla sua futura missione; infatti un’altra volta le disse: “Allora, soffrirai. Non temere, Io ti sono vicino e la mia dolce Mamma ti condurrà per mano, fin quando non sarai grande e potrai agire da sola. Allora, lascerai la tua famiglia, per fare la mia volontà, soffrirai tanto, ma io ti sarò molto vicino” un’altra volta le disse: “Teresa, figlia mia, desidero che tu offra tutto per i peccatori. Tanti vanno all’inferno, perché peccano maggiormente contro la purezza. Desidero che tu offra la tua vita, i tuoi sacrifici, per i peccatori”.

Dopo il Bambino tornava normale, la voce non si è sentita più ed ella riprendeva a giocare.

Un giorno il fratello Luigi con la scusa di volerlo guardare prese il Bambinello che era diventato per lei inseparabile confidente e con un morso gli staccò la testa, lei lo raccolse e pianse amaramente. Lo poggiò nel cassetto del comodino, all’indomani lo trovò intatto, le apparve la Mamma celeste che le disse: “Va’, piccola mia, è aggiustato, ma non legarti ad un oggetto, devo essere sempre distaccata da tutto, devi solo offrire la tua sofferenza e i tuoi sacrifici, per la volontà del Padre”.

 

Il padre ha contrastato molto la piccola Teresa Musco per quando riguarda la Santa comunione?

Il 16 luglio 1948 scrive, “Insisto con mio padre, perché sento una gran sete di Gesù. Mio padre, però, non vuole: dice che dovrò fare la prima Comunione a 12 anni. I miei pianti e le mie implorazioni non riescono a commuovere il cuore di mio padre. La sua decisione è ferma su quel pensiero e non ascolta né chiede consiglio a nessuno.”

Nel 1949 le appare la Signora che le dice di ricevere Gesù nel suo cuore, lei lo desidera tanto, impara le preghiere con l’aiuto della sorella ed è pronta ma il padre è inflessibile.

Il 10 gennaio del 1950 mentre era a raccogliere l’erba sente una voce che le dice che nei pressi ‘C’è una mia Casa’, non lontano infatti in una chiesa si celebrava un matrimonio.

Ella vi si reca si confessa e riceve Gesù. Annoterà nel diario: è stato il giorno più bello della mia vita

 

Anche per la sua frequentazione a scuola il padre le si opponeva?

Infatti ella annota nel suo Diario il 15 aprile del 1948: “Questa mattina, ho avuto un diverbio con mio padre, perché io volevo andare a scuola, mentre egli, duro e ostinato, mi diceva che dovevamo lavorare (tutti) e che non vi erano possibilità (economiche), per potermi mandare a scuola.”

La mamma litiga col marito perché vorrebbe che la figlia imparasse a leggere e a scrivere ma il papà sentenzia che è donna e non c’è bisogno di alcun titolo di studio. Andrà a scuola con due anni di ritardo.

 

 

SOFFERENZA ACCETTATA COME OFFERTA RIPARATRI E SALVIFICA PER LE ANIME

Dalla Mamma celeste e dopo qualche anno anche dal suo confessore le fu dato un  programma di vita: “offri, soffri e taci” e lei con la costante preghiera lo ha tenacemente attuato.

Teresa è stata una delle tante creature scelte per testimoniare la perenne misericordia di Dio, per vivere questa testimonianza sino in fondo come martirio perfetto, nel quale è il cuore infinito di Dio a battere nel suo piccolo cuore, è la passione intensa di Cristo a farsi evento nella sua vita.

 

APPRENZIONE PER LE SORTI DELL’UMANITA CHE CORRE VERSO UN PRECIPIZIO PERCHE SI ALLONTANA SEMPRE PIU DA DIO.

Le tante profezie negative che spesso riguardavano anche la nostra patria erano subito seguita da una precisazione. Se ci saranno tante anime che come te soffrono e offrono nel silenzio io fermerò la mia mano. E’ quanto le diceva Gesù.

 

OFFERTA PER I SACERDOTI

Teresa invoca la misericordia di Dio per la salvezza dei sacerdoti, offrendo se stessa come vittima espiatrice per quella diffusa condizione di miseria spirituale e di abbandono morale che li riguarda. Non si può negare che di questi tempi molti sacerdoti soffrano in fondo di una crisi attitudinale, di un disagio esistenziale, di inadeguatezza ministeriale e pastorale.

Teresa, sempre stimolata da Gesù e dalla Mamma, ha preso sulle sue spalle tutti i disagi dei presbiteri pronta anche a donare la propria vita . Ma a fatto ancora di più, a tutti coloro che l’avvicinavano ha dato un programma di vita; io dico quasi un testamento spirituale, dicendo loro quello che un giorno la Mamma celeste le aveva ordinato: Se passa un solo giorno che non preghi per i sacerdoti questo è un giorno perso.