Misteri della gioia per bambini e ragazzi

Il mese di maggio è il mese di Maria per eccellenza. In questo mese vi vogliamo regalare queste bellissime meditazioni del Santo Rosario scritte da Elisa Frulla e arricchite dalle illustrazioni di Cristian Nencioni.

Buona lettura e buona preghiera!

“Questi misteri della Gioia ci portano a scoprire un po’ della storia della Madonna, dall’incontro con l’angelo fino al ritrovamento di Gesù fra i dottori del tempio. Lo facciamo con l’aiuto delle riflessioni di Carlo Acutis, Chiara Luce Badano, San Francesco e papa Francesco, il quale ci ricorda  che il rosario fa aumentare la gioia dentro di noi…  Ricordate la Misericordina?”

A confermare la tesi, corroborata peraltro da evidenze scientifiche, è stato papa Francesco. Il 17 novembre 2013, al termine dell’Angelus, fece distribuire una scatolina con una “medicina spirituale” alla quale aveva dato il nome di “Misericordina”.

Elisa Frulla

Primo mistero della gioia:
L’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-28.30-31) 

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù».

RIFLESSIONE: DIO PADRE scommette anche su di noi, tu dirai, ma io non ho visto l’angelo…Non importa, noi siamo a immagine e somiglianza di Dio, nasciamo ORIGINALI e Lui ha su di noi un PROGETTO DI AMORE….Non diventiamo fotocopie come diceva il nostro Amico Carlo Acutis ma IMPEGNIAMOCI A DIVENTARE IL MIGLIOR CAPOLAVORO DI DIO!!!!

PREGHIAMO: Chiediamo a Maria di poter dire con Lei il nostro SI per scoprire il Disegno di Dio su di noi!

 

Secondo mistero della gioia:
Maria fa visita alla cugina Elisabetta.

Dal Vangelo secondo Luca (1,39-40. 41b-42.45)

“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

RIFLESSIONE: Maria la mamma di Gesù, va in FRETTA… La fretta qui indica la sollecitudine, la voglia di aiutare con amore la cugina Elisabetta che è anziana ed è incinta, quindi bisognosa di supporto… Che bella la Carità! Ascoltiamo questa breve testimonianza della Beata Chiara Luce Badano, una ragazza come noi, morta precocemente per una malattia: “Una compagna ha la scarlattina e tutti hanno paura di andarla a trovare. D’accordo con i miei genitori penso di portarle i compiti, perché non si senta sola. CREDO CHE PIU’ DEL TIMORE SIA IMPORTANTE AMARE”.  (dal libro Io ho tutto di Michele Zanzucchi)

PREGHIAMO: Mamma Celeste aiutaci ad imitare le tue virtù… soprattutto quella della carità.

 

Terzo mistero della gioia:
Gesù, il figlio di Dio, nasce dalla Vergine Maria.

Dal Vangelo secondo Luca (2,1.4a.6-7)

“In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio”.

RIFLESSIONE: Riportiamo di seguito, uno stralcio del racconto del Presepe di Greccio, il primo presepe ideato da San Francesco d’Assisi “Quando arrivò nella città, cercò un piazzale per fare una capanna che rassomigliasse la grotta di Betlemme dove nacque Gesù, il suo cuore era pieno di tenerezza e con slancio lo mise atto con figure viventi. Incominciò a chiedere a tutti i pastori di Greccio di aiutarlo a costruire una stalla. La costruirono tutti insieme, poi cercarono un bue e poi un asinello da mettere tutte e due in un angolo cosi la stalla era pronta…. E quando Francesco arrivò alla frase che Maria diede alla luce il suo figlio Gesù e che poi lo avvolse in un panno povero, accadde un miracolo:
nella culla di paglia arrivò Gesù Bambino in carne e ossa in una luce splendente e bellissima per tutti gli abitanti. Gesù era sceso tra tutti i poverelli con un sorriso splendente. Nacque così la bella e suggestiva tradizione del Presepio nel mondo cristiano in tutto il mondo”.

PREGHIAMO: aiutaci Gesù Bambino a cercarti sopra ogni cosa…

 

Quarto mistero della gioia:
Maria e Giuseppe presentano Gesù al Tempio.

Dal Vangelo secondo Luca (2, 22b.25a.27-28)  

“Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio”.

RIFLESSIONE: Simeone era un uomo anziano… come i nostri nonni…pensiamo a come è bello arrivare in tarda età ed aspettare l’arrivo di Gesù! Riportiamo di seguito le parole di Papa Francesco: “Ricordiamo che un atteggiamento del cristiano è stare attento alle visite del Signore, perché il Signore passa nella nostra vita con le ispirazioni, con l’invito a essere migliori”. (Udienza generale 30 marzo 2022)

PREGHIAMO: per i nostri nonni…che abbiano sempre una forte FEDE capace di indicarci sempre la via per seguire Gesù…

 

Quinto mistero della gioia:
Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel Tempio, fra i dottori.

Dal Vangelo secondo Luca (2,41-42.46.48-49)

I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».

RIFLETTIAMO CON PAPA FRANCESCO: “Quell’angoscia che Maria e Giuseppe provarono nei tre giorni dello smarrimento di Gesù, dovrebbe essere anche la nostra angoscia quando siamo lontani da Lui, quando siamo lontani da Gesù. Dovremmo provare angoscia quando per più di tre giorni ci dimentichiamo di Gesù, senza pregare, senza leggere il Vangelo, senza sentire il bisogno della sua presenza e della sua consolante amicizia. E tante volte passano i giorni senza che io ricordi Gesù. Ma questo è brutto, questo è molto brutto. Dovremmo sentire angoscia quando succedono queste cose”(Angelus domenica 30 dicembre 2018)

PREGHIAMO: Signore ti preghiamo perché ci sia sempre nel nostro cuore il desiderio di incontrarti!